Renzi sapeva già dell’indagine. Al padre l’avviso di garanzia è stato notificato lunedì sera. È di martedì il discorso al parlamento, in cui il Premier aveva usato toni forti per ribadire una posizione garantista: “Arrivare a sentenza preventiva sulla base dell’iscrizione nel registro degli indagati è un atto di barbarie. Noi aspettiamo le indagini e rispettiamo le sentenze”. E poi si era lanciato in un’aperta difesa di Eni. A Montecitorio non c’è uno del PD che parli di giustizia a orologeria o vendetta dei magistrati. “Un fatto privato. Pd e Governo non c’entrano”. Eppure è strisciante, tra i renziani, il sospetto che l’indagine su Tiziano Renzi sia l’effetto del duro braccio di ferro aperto tra Pittibimbo e la Magistratura sulla riforma della giustizia.
Source: dagospia.com
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