Propositi per l'anno nuovo (2010 e 2011) e come sceglierne per l'anno a venire

Nota: a partire dalla prossima settimana il giorno in cui verrà pubblicato l'articolo settimanale sarà il Mercoledì.


Sebbene non avessi messo per iscritto niente, nel 2010 i miei buoni propositi per l’anno nuovo erano molteplici: migliorare il modo in cui scrivo - e soprattutto scrivere ogni giorno, imparare a suonare il basso, cominciare ad avere un’alimentazione sana, passare meno tempo su Facebook e, infine, studiare di più. Propositi comuni a tante altre persone, in fondo in molti hanno i miei stessi desideri.

Il 2010 è stato per me un anno complesso e difficile. È stato l’anno in cui a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro ho dovuto sostenere sia l’esame di Maturità che l’esame per entrare a Medicina (per la cronaca: passati bene entrambi). Immaginatevi quindi lo stress che ho dovuto sopportare, in determinati periodi ero allo sbando, intrattabile e delirante. Non è stato facile. Nemmeno impossibile, certo, tante altre persone ci riescono.

Tornando ai miei propositi, ci sono due modi per valutare come sono andate le cose. Il primo è prendere ogni singolo obiettivo che mi ero prefissato e giudicare i risultati analiticamente, l’altro è valutare i fatti col senno di poi. Partiamo dal primo.

Ho scritto di più nel 2010? Sì. A Gennaio ho iniziato a scrivere per Il Mac Minimalista, prima saltuariamente e ora quotidianamente. Ho scritto anche qualcosina sul mio blog personale e su Just Another iPhone Blog, esperienza ormai terminata. Ho anche iniziato un esperimento riguardo un sistema per memorizzare i miei ricordi, di cui parlerò in qualche articolo futuro.

Ho imparato a suonare il basso? No. La mia intenzione era farmi da autodidatta e vedere se sarei riuscito a cavarmela, ma dopo qualche tempo ho smesso fare pratica. Potrei trovare molte cause alla mia negligenza, ma la principale rimarrebbe la mancanza di un programma di lavoro chiaro e rigido.

In quanto al cibo? Direi che più o meno ci potremmo essere. Sono riuscito ad eliminare qualsiasi fonte di carboidrati dalle mie cene - ripiegando su frutta, verdura e carne. Tranne l’ultimo periodo (mi sono lasciato un po’ andare), ho eliminato quasi completamente gli spuntini fuori pasto, soprattutto dolci. E, incredibile, mangio più verdure. So che avere diciannove anni dovrebbe includere avere un po’ di giudizio e mangiarle, ma diciamo che sono ancora un po’ “immaturo” e non riesco a sopportare nemmeno la vista di “schifezze” come i broccoli. De gustibus, anche se sarebbe meglio dire “De scemus”, visto il mio comportamento infantile. Nonostante i lati positivi, di negativi ce ne sono, eccome: bevo una media di tre (!) EstaThè (in brick) al giorno e non faccio più (ahimé) attività fisica. Ho provato una volta a correre ogni giorno, e per due mesi ci sono riuscito, ma poi l’inizio delll’università mi ha scombussolato i piani.

Sono stato meno tempo su Facebook? No. Nonostante abbia provato per ben due volte a passare una settimana senza aprire quel sito maledetto, il tempo totale che ci passo è aumentato. E, problema ancora più grave, non riesco a trovarne una causa. Se avete consigli vi prego di aiutarmi.

Infine, riguardo lo studio? Ho studiato di più (o meglio)? Sì e no. Io direi di no, ma i due esami passati dimostrano il contrario, quindi sono insicuro.

Dopo averli analizzati analiticamente, vorrei provare a valutare i miei propositi da un nuovo punto di vista, quello col senno di poi.

Il 2010 è stato l’anno della mia maturazione. Sono finalmente diventato una mela bella rossa. Scherzi a parte, grazie a moltecipli fattori ho premuto l’acceleratore sul mio percorso di diventare un “grande”. E, guarda caso, la causa principale è stata l’avere a mio fianco una ragazza che amo. È stato strano, ma scoprire che non sei l’unico al mondo di cui ti devi occupare è un cambiamento radicale nella vita. Soprattutto di un diciott’enne. Altro fattore di maturazione è stato sicuramente l’impegno preso con Il Mac Minimalista. Essendo cresciuto in una famigliar “normale” (economicamente), non ho mai avuto il bisogno di metter su due soldi d’estate. Non ho mai, perciò, lavorato in vita mia. Scrivere ogni giorno sul blog è stato un impegno che ho preso volutamente e che mi ha reso una persona migliore, facendomi conoscere la dura realtà delle cose. Infine, anche l’esame di Maturità mi ha aiutato a crescere. Se non fosse così, perché l’avrebbero chiamato in tal modo? (Ok, so che adesso il nome ufficiale è “Esame di Stato”, ma non importa)

Il bello dei propositi è che è gratificante e piacevole scegliere in anticipo le attività che ci accompagneranno durante l’anno a venire, ma raramente questo può succedere. La vita riserva un’incredibile numero di sorprese che cambiano notevolmente non solo i nostri programmi, ma anche gli occhi con cui guardiamo al mondo. Credo quindi che tali propositi debbano sì essere decisi in anticipo, ma dobbiamo concederci che possano fallire - e che questo fallimento non sia un fallimento vero e proprio, ma solo un cambiamento.

Sinceramente sono molto indeciso sui propositi per il 2011. Ma, se dovessi sceglierne cinque, direi:

  1. Continuare a scrivere quotidianamente. Non importa se mi leggeranno cento persone o venticinque mila, voglio continuare a scrivere. Amo farlo e mi rende felice.

  2. Essere una persona migliore con coloro che mi stanno attorno. Vorrei riuscire a rendere (nel mio piccolo) la mia ragazza, i miei familiari e i miei amici più felici. E, soprattutto, voglio riuscire nel mio intento senza dover snaturare la mia natura. Non voglio “dare il contentino” inghiottendo il rospo, voglio che veramente le nostre posizioni combacino in modo da trovarci d’accordo.

  3. Avere un’alimentazione ancora migliore. Processo già cominciato nel 2010, ma quest’anno voglio dare il segno di svolta: devo riuscire a diminuire fortemente la quota di bibite dolcificate, voglio eliminare dolci e carboidrati dopo le sei, e mangiare verdure, verdure, e verdure. Ma, fatto importante, devo fare questo perché convinto che sia la cosa giusta (e perché quelle verdure mi piacciono), non perché voglio perdere due chili o perché lo dice un dietologo alla TV.

  4. Capire il motivo per cui le distrazioni “ammazzano” il lavoro e, soprattuto, trovare un rimedio. Credo che questo sia il proposito più importante e significativo per il 2011, quello che se ben svolto produrrà un forte miglioramento nella mia vita.

Ho lasciato il proposito numero 5. vuoto volutamente. Come ho detto, si può provare a “programmare” l’anno a venire, ma un gran numero di fattori andrà a disturbare le nostre azioni. Non sempre per il peggio. I miei propositi inoltre non sono azioni specifiche del tipo “perdere 14.7 KG”, invece, sono esperienze. Percorsi. È stupido e inutile scegliere obiettivi quantitativi, è una scelta migliore puntare su obiettivi qualitativi.

Non ho tanti obiettivi per il 2011 e tutti sono accumunabili da “diventare una persona migliore”. Credo che questo debba essere l’unica vera costante nel nostro viaggio della vita, non soldi, proprietà, o quant’altro. Ciò che abbiamo può non essere più nostro qualche tempo dopo, ciò che siamo, invece, ci accompagnerà per sempre.

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