LOVLI PRESENTA IL PROGETTO MODERNARIATO
Si dice che settembre sia il mese dei cambiamenti e delle nuove identità.
È infatti tempo di ritorni, di promesse e buoni propositi.
Per Lovli è stato di certo un mese intenso, e di cambiamenti ne abbiamo fatti tanti.
Forse non abbiamo cambiato la nostra identità, ma di certo abbiamo raggiunto un nuovo grado di consapevolezza. Per questa ragione nell’arco di quasi trenta giorni ci ritroviamo a lanciare il nostro secondo progetto pilota: un viaggio nel suggestivo mondo del Modernariato.
Dopo il Progetto Eccellenze, che ci vede ridisegnare una mappatura dei distretti del saper fare italiano e delle straordinarie produzioni manifatturiere, abbiamo deciso di rovistare tra le cantine della storia del secolo scorso, andando alla ricerca di selezionati prodotti che hanno fatto la storia del design.
1. Arredo di Modernariato stile anni ‘50 con opera scultorea di Sergio Fiorentino.
Gli ingredienti sono sempre gli stessi: tanta passione e voglia di comunicare il nostro contributo al mondo del design.
Non è mia intenzione trasformare questo blog in una noiosa lezione sulla storia del design, piuttosto vorrei diventasse lo spunto e il presupposto per discutere insieme di cosa rappresenta oggi questo mondo.
Non vi è presente, né futuro, senza solide radici nel passato.
Questo è per noi un viaggio avventuroso nel Modernariato. Un universo complesso e articolato che ha gettato le solide basi del design contemporaneo, sfornando maestri del calibro di Vico Magistretti, Osvaldo Borsani, Ico Parisi, Mangiarotti, Albini e, non me ne vogliano tutti gli altri, il resto di questi straordinari sognatori.
Nessuna lectio, dunque, ma l’irresistibile voglia di poter suggerire soluzioni di arredo ai nostri tantissimi iscritti e amici.
Non mi piace definire il modernariato un fenomeno di moda, poiché equivarrebbe a dire che la bellezza o l’arte siano un fenomeno di transizione e di momentaneo apice di riconoscimento.
Forse assistiamo oggi ad una sua riscoperta, ma nulla toglie ai prodotti che compongono questo affascinante universo dell’arredo la loro straordinaria bellezza.
Oggi, paradossalmente, è anche più semplice apprezzarne i disegni, i progetti o la loro funzione decorativa, ma bisogna almeno ricordare che, come tutti i progetti avanguardisti, i nostri eroi del design hanno spesso incontrato difficoltà a veder approvati e poi prodotti i propri visionari progetti.
Questo è un punto che tengo a sottolineare, perché se ne possa apprezzare oggi soprattutto la loro natura artistica, oltre che decorativa e, naturalmente, funzionale.
2. Seduta P40 di Osvaldo Borsani per Tecno del 1955
Il nuovo progetto, che parte oggi con una prima tappa nella regione dell’illuminazione del ‘900, è un work in progress. Un lavoro fatto di ricerca e studio il cui scopo rimane la possibilità di offrire una selezione dei prodotti per noi più rappresentativi del secolo che ha visto nascere il design come un fenomeno di diffusione prima elitaria e poi industriale, modificando le nostre abitudini, il nostro modo di vivere la casa, lo spazio e dunque, in ultima istanza, come vero e propria rivoluzione culturale e di costume.
Esiste una bibliografia infinita sull’argomento, sterminati cataloghi e tanto materiale, per questo non ritengo questo lo spazio idoneo per approfondire i cenni storici.
Questo blog post nasce dall’esigenza di comunicare, come già detto, e di trasformarsi in una piattaforma di confronto sui temi di volta in volta trattati.
Protagonista assoluto in questo primo step è una selezione di lampade che abbiamo scovato per voi e che riteniamo essere, in parte, rappresentative del secolo scorso. Un secolo che, per via della sua peculiare innovazione del linguaggio dell’illuminazione potremmo definire ironicamente il secolo dei lumi.
3. Lampada anni ’70 con vetro di Murano lavorato a mano
Il corso del Novecento vede rinnovarsi al proprio interno diverse generazioni di oggetti e soprattutto le lampade subiscono la più forte e significativa rivoluzione, figlia anche delle rapide evoluzioni della tecnologia che dai primi lumi di inizio secolo scorso è passata ai led dei nostri giorni.
La nostra selezione ha l’orgoglio di presentare iconici prodotti di aziende che hanno fatto la storia come Stilnovo, Arteluce, Reggiani e Nemo-Cassina. All’interno potete anche trovare rarissimi capolavori che portano la firma di Win Rietvield o Kazuhide Takahama.
4. Lampada da tavolo Arteluce. Anni ‘70.
Insomma, non rimane che scoprire da voi la nostra selezione visitando la pagina Lovli dedicata.
Vi lascio con un ultima immagine di una delle nostre aziende simbolo dell’illuminazione. L’azienda Stilnovo è infatti tra le più rivoluzionarie e coraggiose che ha saputo rinnovare i codici estetici dell’illuminazione con progetti di grande respiro artistico.
4. Lampada a sospensione Stilnovo. Anni ‘60.
Ah, dimenticavo.
Parlare di Modernariato significa soprattutto concentrare la propria attenzione sugli anni ‘50. Forse la fucina più creativa dell’intero secolo di cui, peraltro, l’italia è un esempio nel mondo.
Venivano architetti da tutto il mondo per imparare dai nostri maestri, un pò come succedeva con i pittori fiamminghi nel ‘500 che facevano bottega presso i nostri illustri pittori del periodo.
Proprio in questi giorni, mi ritrovo a leggere la commovente biografia di Sottsass “Scritto di notte” . In un passo molto bello del libro, il nostro genio baffuto si ritrova a casa di Ponti dove incontra l’ormai affermato architetto e designer George Nelson, dalla cui matita nascono alcuni dei modelli più rappresentativi del design del secolo scorso. Questo incontro, che da un lato segnerà la svolta nella carriera del giovane designer e architetto italiano (ma anche austriaco per metà), è in realtà un esempio di come i nostri maestri, Ponti in cima, fossero per tutti dei veri e propri riferimenti.
Non resisto, lo ammetto, a pubblicare, in omaggio proprio agli anni ‘50, un’ultima (stavolta vero) immagine di un modello non firmato ma che ritengo rappresentativo di quell’epoca. Proprio il suo anonimato lo rende simbolo e modello.
5. Piantana anni ‘50. Anonimo.
Bene. Con questo vi saluto e vi do appuntamento alla prossima uscita, ancora ricca di novità.
L’appuntamento per gli amanti del design e modernariato rimane dal 04 al 12 ottobre a Parma al Mercante in Fiera. Da non perdere.
*Foto 1 e 2 per gentile concessione di Sergio Fiorentino.
Testo di Lelio Zuccalà