L'avanguardia sobria di Miniforms
Miniforms, azienda veneta fondata da Luigi Bardini, produce arredi dal 1971. Nel 2009 i figli Mario, Alessandro e Matteo subentrano nella gestione ed inaugurano un approccio nuovo rispetto al passato, coinvolgendo nella progettazione giovani designer italiani. Linee sobrie, d'avanguardia ma con citazioni retrò, geometrie essenziali, e l’uso di materiali che rispettano l’ambiente sono le caratteristiche che rendono inconfondibili i loro prodotti.
Questa è la chiacchierata che abbiamo fatto qualche giorno fa con Mario Bardini:
Ci racconti il percorso che ti ha portato a Miniforms?
Miniforms è l’azienda di famiglia. Ho vissuto in mezzo all’arredamento da quando sono nato ma allo stesso tempo ne ero estraneo: sai… quando nasci in un posto e cresci volendo fare altro! Ma una volta laureato ho iniziato a lavorare con mio padre e ho capito che questa realtà mi piaceva. Ora in Miniforms seguo la realizzazione dei nuovi prodotti dal concept alla selezione, i cataloghi e l’immagine. Parallelamente mi occupo della parte commerciale in Italia, per avere il polso della situazione e tenere aperto un dialogo con i clienti che ritengo fondamentale.
Raccontaci la storia di Miniforms…
L’azienda è stata fondata da mio padre Luigi nel ‘71, da allora fino a 4 anni fa, l’ha gestita lui, poi siamo subentrati io e mie due fratelli, Alessandro e Matteo.
Abbiamo inaugurato un approccio diverso da quello di nostro padre. Ci piace lavorare con i giovani e facciamo scouting su internet, spulciando tra i blog. Uno dei primi designer che ha iniziato a collaborare con noi è stato Paolo Cappello, bravissimo e veramente talentuoso. Con lui abbiamo vinto il premio Lighting Design a Milano. Come lui ce ne sono anche altri, siamo sempre in moto, e questo lavoro ci diverte.
Qual è la soddisfazione più grande che avete avuto con Miniforms?
La grande soddisfazione è che molti clienti stanno apprezzando e gradendo le nostre nuove proposte. Altro motivo di soddisfazione è l'attenzione di stampa e blog: pur non investendo soldi in comunicazione ogni mese si parla di noi da qualche parte.
Tra i prodotti in offerta su Lovli ce n’è uno a cui sei più affezionato?
Ho un affetto speciale per lo specchio Retroviseur Domestique disegnato da Ionna Vautrin, che collabora anche con Foscarini. Poi ci sono le madie a cui tengo moltissimo per la scelta del materiale: è un MDF colorato in pasta che sposa bene l’anima del progetto. Viene fresato e questo gli conferisce caratteristiche nuove. Non l’avevo mai visto impiegato nell’arredamento in serie.
Che cos’è per te il design?
Con il design cerchiamo di fare delle cose belle ad un prezzo competitivo, affinché siano accessibili a tutti. Di per sé il design è democratico, deve poter essere industrializzato, altrimenti parliamo di arte.
Sentendo la tua storia è evidente che anche tu sei cresciuto a “pasta&design”. Un designer e un piatto che ti hanno colpito?
Tom Dixon è quel genere di designer che mi colpisce sempre. Un piatto che ho apprezzato moltissimo ultimamente è stata una bella pizza con la mozzarella di bufala mangiata a Napoli.
Un film e un libro che tutti dovrebbero conoscere?
Film: L’attimo fuggente, un must!
Libro: La solitudine dei numeri primi. L’autore è un giovane scrittore, è un libro che mi è rimasto impresso e mi è piaciuto molto.
Da oggi e per due settimane presenteremo su Lovli una selezione dei prodotti più belli di Miniforms. Troverete la madia musicale Skap x, il mobile che ha lo stereo incorporato, l’appendiabiti Game of Trust con il suo design d’eccezione e tanto altro ancora.
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