Una chiacchierata con Alessandro Zambelli
“Viaggiare nei luoghi sacri del proprio passato e pescare idee inseguendo le tracce delle esperienze vissute. Per un mosaico creativo in cui ogni elemento è una precisa citazione di ciò che è stato. E lascia un’impronta lieve nel nostro presente”.
Alessandro Zambelli non vive mai il suo lavoro come puro esercizio di stile: pensa sia indispensabile che ogni oggetto sia illuminato da un’anima. Specializzato in Disegno Industriale e Tecnica dei Materiali, nel 2006 inizia la sua brillante collaborazione con Seletti creando “Estetico Quotidiano”, la prima di tante fortunatissime collezioni. Oggi su Lovli vi presentiamo una variegata selezione di prodotti disegnati proprio per la famosa azienda mantovana, oggetti dall’anima leggera che sanno far parlare anche chi li sceglie.
Qualche giorno fa abbiamo incontrato Alessandro. Questa è la chiacchierata che abbiamo fatto con lui:
Sei un designer affermato che ha deciso di vivere nella provincia italiana… raccontaci un po’ il tuo rapporto con la tua terra:
Io vivo in un paese molto piccolo nella provincia di Mantova, di soli 5000 abitanti, è il luogo in cui sono nato. Da qui mi sono spostato a Milano per gli studi, ma poi ho deciso di tornarci per i ritmi diversi che si respirano e per lo straordinario patrimonio di tradizioni. Ho scelto di tornare e vivere la campagna per mettere un po’ di tutto questo nei miei prodotti, quasi fosse una missione. La mia terra entra fortemente nei miei pensieri e nelle mie abitudini e, di conseguenza, nei miei progetti. In questo senso ogni progettista dovrebbe conservare e alimentare un lato “autoctono”, legato alle proprie tradizioni locali, l'Italia è un tesoro in ogni suo angolo . Poi ho la fortuna di viaggiare un po’, quindi la possibilità di “accumulare” input esterni.
A proposito di questo mi viene subito in mente la lampada Bouchè, intrisa di vecchio e contemporaneo…
In ogni progetto vado a ripescare nel mio passato, dai giochi ai vecchi ricordi più personali. L'idea di questa lampada è nata osservando una bottiglia galleggiare nel fiume vicino casa e immaginando quale misterioso messaggio la bottiglia potesse celare o tramandare. Da una serie di collegamenti è nata Bouchè, che racchiude a mio parere tradizione e poesia, con un piede nell'infanzia.
Raccontaci il tuo primo approccio nel mondo del lavoro in Agape, come ti sei trovato?
Mi ritengo fortunato perché ho iniziato a lavorare un mese dopo aver terminato gli studi. Ho scelto Agape perché era l’azienda nella mia zona più di spicco nell’ambito del design, l’azienda che più in quel momento mi affascinava. Ho lavorato con Giampaolo Benedini, progettista di Agape, con cui ho sviluppato diversi prodotti, facevo da tramite tra lo sviluppo delle idee e la produzione. È stata un’esperienza che mi ha dato molto, Agape è un’azienda di alto livello sia in termini di stile che di creatività e qualità.
Poi la tua collaborazione con Seletti, inziata con la linea Estetico Quotidiano…
Sì, abbiamo iniziato a lavorarci nel 2006 e da 7 anni è in produzione. Con Estetico Quotidiano il design è passato al grande pubblico: credo davvero che i prodotti di questa linea possano arrivare a tutti, sia per il prezzo accessibile che per il lato ironico e semplice da capire.
Qual è per te l’oggetto di design perfetto?
L’oggetto di design perfetto che ho qua davanti è la matita: è veramente un oggetto geniale perché ti da la possibilità di esprimere quello che pensi senza vincoli.
Lovli è il sito di e-commerce per tutti quelli cresciuti a “pasta e design”. Piatto preferito e designer preferito?
Come designer preferito cito Konstantin Grcic; ho avuto la fortuna di conoscerlo quando lavoravo in Agape, è una persona splendida e molto, molto preparata. Mi ha affascinato sotto tanti aspetti, è stato un po’ la mia linea guida di quel periodo e da lui credo di aver acquisito la grande passione del “concetto” legato al progetto e alla tecnica.
Per quanto riguarda il piatto, invece, direi il “sorbir d'agnoli”, un piatto tradizionale mantovano di cui vado pazzo.
Un film, un libro e un gruppo musicale che tutti dovrebbero conoscere:
Gruppo musicale: Radiohead, sono già conosciuti da tanti, ma li consiglio sempre
Libro: qualsiasi libro di Pamuk, perché con la sua capacità di raccontare luoghi e persone riesce a trascinarmi nel suo mondo.
Film: I diari della motocicletta, la storia di Che Guevara da giovane. Mi è piaciuto molto sia il viaggio che la storia dei due amici, svincolata da questioni politiche, oltre la semplicità e la naturalezza proprie di una persona che va a scoprire il mondo.
Oggi su Lovli presentiamo una ricchissima selezione disegnata da Alessandro Zambelli per Seletti, tra cui la lampada “in bottiglia” Bouchè e la linea di stoviglie per la tavola Palace, ispirate alle affascinanti architetture rinascimentali.
Venite a scoprirle insieme a noi.
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