Recessione

L’economia europea non mostra segnali di inversione di tendenza, l’indice manifatturiero e dei servizi per il mese di dicembre ha registrato 47.9. Ancora una contrazione, sebbene inferiore alle attese e al di sotto del dato di novembre a 47. Il miglioramento del Pmi, tuttavia, non allontana lo spettro della recessione. Il trimestre del 2011 sta per chiudersi come il peggiore degli ultimi due anni e il settore dell’industria e dei servizi è ancora in forte contrazione.

In Italia
Secondo Confindustria l'Italia è in recessione e dal 2008 sono stati persi un milione di lavoratori. Per Confindustria è previsto un crollo del Pil di 2 punti percentuali tra la scorsa estate e la prossima primavera, quando inizierà la ripresa.

Cinque anni di crisi e un milione di posti di lavoro bruciati. Sono le dure previsioni del Centro studi di Confindustria secondo cui sull'eurozona cade “l'inverno della recessione” che “in Italia è iniziata prima e risulterà più marcata”. Previsto un crollo del Pil di 2 punti percentuali tra la scorsa estate e la prossima primavera. E così le stime per il 2012 sono state tagliate dal +0,2% al -1,6%, per il 2011 dal +0,7% al +0,5%.

A farne le spese saranno soprattutto i lavoratori. Sempre secondo Confindustria, infatti, è “molto probabile che si attenui il reintegro delle persone in Cig e che aumentino i licenziamenti mentre sicuramente il tasso di disoccupazione salirà più velocemente e raggiungerà il 9% a fine 2012”. Con un saldo di altre 219mila persone occupate in meno, il biennio 2012-2013 si chiuderà con un calo di 800mila posti di lavoro dall'inizio della crisi nel 2008, un crollo che colpisce soprattutto i giovani: -24,4% per i 15-24enni, -13% per i 25-34enni da metà 2008 a metà 2011; + 6,6% per gli over 45enni.

Fonte: Confindustria