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Cos'è la mia bocca

se non un'orbita vuota che ha perso

il suo occhio,

per dar voce

ai i miei occhi muti

che ti guardano

e vorrebbero

parlare

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Eri solo un buco nero

Ed io un filo troppo stupido

Per non capire di non entrare nella cruna

Che ogni punto che mettevo su di te

Lasciavo me senza sutura

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Ti terrò come i pacchi su cui leggo :Fragile

Colorero i tuoi vuoti

quando ti sentirai

Labile

Gettero tutti i tuoi malumori

in un fiume

Aspettando di vederli annegare

Poi galleggiare

Ti darò le mie branchie

Quando l'ossigeno ti soffocherà

Conserverò le tue lacrime

Vedrai che ti serviranno

Quando avrai un altra età

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C'è chi sarà troppo impegnato a contare i tuoi difetti

E c'è chi ti stringerà la mano.

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Qual è il colore

Della tua camaleontica

Personalità?

Che muta e appassice

Si assopisce tra le ossa

E svanisce fra le costole del sonno

Il suono della tua voce

È il silenzio

Che parla senza prender fiato

L'amore brucia e non ti consuma

Brucia freddo

Un ablazione di un cuore

che trema in gelide feritoie

Per spiare

Un peccato : il tuo nome

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Vorrei sentirti

E non sentirti

Come un battito di ciglia

Come un battito d'ali

E per un attimo

Scordarmi chi sono

Scordarmi di abitare in corpo

Crogiolarmi sulle piume

In un ultimo alito di pensiero

Che solca il traguardo dell'orizzonte.

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In me naufragarono

Specchi, rivoli e fiotti

L'inquietudine percuoteva lo scalfo

D'ignudi singhiozzi

Cara mia che ti duoli

Per i dardi infocati

Che scoccan le tue meningi

Destati se si avvinghia la mano morente

Un tulipano nascerà dal tuo ventre

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