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Quello che non ti ho mai detto

@faith484 / faith484.tumblr.com

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Ti dico sempre tutto, ti dico sempre troppo. Comincio a pensare che di tanto in tanto dovrei tacere su qualcosa, così tanto per aver qualcosa di mio, di nascosto, segreto. Non sto parlando di bugie, non è che se domani esco e bacio un tipo a caso per strada poi mi tengo la cosa per me (anche perchè mi conosci è impossibile anche solo che questo accada, ma hai afferrato il concetto immagino), parlo di fare un po’ come fai tu, dire le cose vere, le cose belle con altre parole, parole spesso troppo piccole e semplici, così comuni da non riuscire a contenere il messaggio tutto intero e allora una parte si perde, anzi si disperde, ma so che c’è ancora, volata via, nascosta da qualche parte. Quando mi dici che mi vuoi bene, ad esempio, lo so che è di più, molto di più,e tutto quel di più resta libero, etereo, vincolato a nulla, nessuna parola o definizione, semplicemente se stesso. Libero. Dei sentimenti non si dovrebbe parlare, io parlo troppo. I tuoi sentimenti, le tue emozioni, i tuoi pensieri, le tue idee sono liberi e rendono libero te. Io no, io sono schiava delle parole, dei concetti e per quanto mi sforzi ogni volta di trovare un modo carino e originale per farti capire quello che provo resto sempre vincolata a qualcosa, a una frase fatta, a parole già sentite, ad emoticon sul cellulare. Sempre lo stesso. Da quando sto con te io mi sento un po’ più libera. Sei la cosa migliore che potesse capitarmi. 

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Pensa alla cosa peggiore che ti sia capitata. La peggiore. La rivivresti sapendo che è parte di ciò che ti ha portato qui?

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“Io le donne non le capisco”

Voi ci prendete in giro, secondo me, a dire che non ci capite. E noi vi abituiamo male, molto male, a farvi credere che se rispondiamo “niente” c’è qualcosa che non va, che se diciamo sì invece è no, che se “va bene” non va bene. Noi non diciamo nulla, noi abbiamo già detto tutto. Siete voi che vi ostinate ad ascoltare troppo tardi. 

Voi non capite perchè non ascoltate. Ogni donna dice già tutto quello che ha da dire al primo incontro, il resto sono solo piccole cose. Ma voi siete sempre così distratti. A volte se è vero che diciamo “niente” quando invece va tutto male è perchè ce ne vergogniamo. Ci vergogniamo delle nostre insicurezze che sono come punte di un iceberg, ci vergogniamo dei nostri pensieri infantili, nel senso di teneri, ingenui, ci vergogniamo di avere avuto delle aspettative, di aver creduto di essere state chiare, oneste, come un libro aperto e invece forse no, no perchè state lì a chiederci che cosa non vada, quindi forse non siamo state poi così chiare. Forse siamo noi, siamo noi che siamo infantili e dovremmo vergognarcene, siamo noi che non dovremmo prendercela ma ce la prendiamo lo stesso e allora ci chiediamo: è giusto prendersela anche con lui? Se è colpa mia mi dispiace. Però io te lo avevo detto. E’ così che siamo fatte. Non siamo complicate,ma voi siete distratti. Quindi non prendetevela con noi, smettetela con quelle battutine al pub con gli amici davanti a una birra, cominciate ad ascoltare, a capire, a vederci chiaro e capirete che non siamo nessun mistero. Siamo così trasparenti che spesso non ci vedete neppure. 

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Ho sempre come l'impressione che la mia giornata non sia ancora cominciata, se tu non sei ancora sveglio.

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inritum

Funziona cazzo

Mi ricordo che quando ero ritornata da poco con il mio ex, avevo espresso il desiderio che la sera stessa volevo che mi tornasse a dire ti amo, e indovinate cosa mi ha tornato a dire dopo tanto tempo quella sera stessa? Mi ha detto ti amo…non so se sia una coincidenza o doveva andare così a prescindere, ma si è sempre avverato quasi tutto quello che chiedevo quindi non arrendetevi mai ragazze/i, non arrendetevi mai, credete in ciò che volete e in ciò che amate e lo avrete perché l’amore e le persone buone e che hanno dato tanto amore per gli altri vincono su tutto.

Dio si avvera sempre ogni volta qualsiasi cosa chiedo

speriamo

perchè solo a me non funziona..?!

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senza-cielo

4 yeeh.

Ragazzi ha funzionato dinuovo e funziona sempre

dio mio, mi sono resa conto solo ora che ho rebloggato due volte questo post desiderando due cose diverse ed entrambe si sono realizzate. non so se sia solo una coincidenza, ma diamine io voglio crederci.

HA FUNZIONATO ANCHE STAVOLTA,DIO

per la notte di San Lorenzo.

Ogni cazzo di volta

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Fotografie

Credo che comincerò a scattare fotografie. Più fotografie. E prometto che le conserverò anche se non sarò venuta bene. Se sei d'accordo, girerò anche qualche breve filmato, qualche volta. Ti scoccerà, ma lo farò ugualmente. Scusami, è che sto cominciando a dimenticare, ma non prenderla male, faccio solo spazio a nuove cose per cui quelle vecchie, boh, vanno via all'improvviso senza avvisare, senza niente. Ci sono momenti di noi che non riesco più a mettere a fuoco. E mi odio per non aver mai scattato nulla, perciò adesso, perdonami, ma ti tocca restare in posa e sorridermi, che ti prometto non ce ne pentiremo.

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Non è vero che non c'è un primo segnale che conti, che valga la pena captare subito ed agire. C'è un primo segnale. È quella prima volta in cui ti senti dire “non è più come prima”. Conta. Conta tutto.

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Voglio dei fiori. Dei fiori belli, è chiaro, che poi già ti immagino dal fioraio che non sai neppure da dove cominciare, neppure dove guardare, e alla fine fai “scelga lei, dei fiori belli”. Voglio un weekend, un weekend al mare, dove preferisci. Ne voglio anche uno in montagna perché io la montagna non l’ho mai provata, non mi piace o non credo possa piacermi, però magari proviamo, proviamo la montagna, ma ti avverto che a sciare sono pessima e tu mi romperai l’anima per convincermi a mettere quegli affari ai piedi, questo lo so già. Voglio un libro. Voglio un libro e voglio portarlo con me per poi tirarlo fuori, leggere due righe e vederti sbuffare “a saperlo non te lo regalavo”. Voglio un film, un film insieme che non sia di paura, e voglio dovermi dividere i popcorn e la pepsi con te e arrabbiarmi perché l’hai finita troppo presto. Voglio un viaggio lungo, in macchina, con le playlist più assurde, voglio ridere. Voglio ridere un po’ con te, ridere che si piange, ridere che si muore, anzi no, ridere che si vive da morire. Voglio sentirtelo dire, che non me lo dici mai perchè sai che te lo leggo in faccia, ma io voglio sentirtelo dire. Ti amo e te lo dico adesso, te lo scrivo, te lo mimo, ma tutto adesso, adesso che siamo ancora noi così, come ci vedi, che domani chi lo sa, ma adesso invece sì, adesso è così e ti amo e mi viene da piangere e non lo so se domani piangerò ancora per questo, ma oggi sì, oggi ti amo. Come ti amo.

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Cara mamma

Ogni qual volta mia madre parla di mio padre mi verrebbe da spararle in fronte. Si perché è cieca, vede ormai solo quello che la parte peggiore di lei vuol vedere (il che pare essere un handicap abbastanza diffuso di questi tempi), e quindi sì, le sparerei in fronte. “Lui non c’è mai e non c’è mai stato quando proprio avrebbe dovuto”, la frase clichè delle pre e neo-divorziate o di quelle vecchie zitelle bigotte che hanno mandato all’aria i pochi uomini della loro vita perché “loro non c’erano stati neanche quando proprio avrebbero dovuto”. Io se penso a me stessa fra 10 anni non mi vedo pre o neo-divorziata, e neppure zitella bigotta, non so forse sarò troppo ottimista, ma credo di tenere abbastanza a cuore la mia indipendenza da far sì che la mia felicità o soddisfazione penda dalle azioni di un uomo, del mio uomo. Insomma cara mamma, non aspettare che papà prenda l’iniziativa, prendila tu piuttosto; fatti carina, prendi la macchina, chiama due amiche e andate in un bar, scherzate sul cameriere carino, parlate dei fatti vostri, delle vostre insoddisfazioni, rideteci su, sentitevi normali, comuni e poi tornate a casa dal vostro uomo. Siate indipendenti. Rendete la vostra felicità indipendente dalle iniziative della vostra metà. Chissà quante volte gliel’avrò detto, ma lei niente, preferisce star lì ferma ad aspettare e a piagnucolare. Ricordo di aver giurato a me stessa che mai avrei fatto il suo errore. Che mai mi sarei abbandonata nelle mani di un uomo così completamente. Ma stasera, cara mamma, ho capito. Ho capito che non è una scelta, che non si può scegliere, ma che piuttosto va così oppure no, ti capita o non ti capita, ci sei dentro o ci sei fuori. E, non so, sarà forse la genetica, o magari il caso, ma io ci sono dentro, a me capita, a me va così. Perciò non ho più bisogno di pensare a me fra 10 anni perché mi basta guardarmi adesso piangere perche lui “non me l’ha chiesto” oppure “non lo ha mai detto” o ancora peggio “non c’è e non c’è mai stato quando proprio avrebbe dovuto”. Però mi ama, e mi guarda esattamente come papà guarda te. E si comporta alla stessa maniera, e fa così tante piccole minuscole cose per me ogni giorno che se solo le notassi, se solo le apprezzassi come il primo giorno… ma la verità è che non le apprezzo, mamma, non le guardo neppure più, esattamente come fai tu con papà. E sono io la cattiva della storia mamma, siamo noi le cattive, ma tu l’hai mai visto un cattivo piangere? Le lacrime non sono forse per i buoni, per i fragili, per quelli dall’animo gentile? Non lo so mamma, non ci capisco più nulla, e non so cosa dirti, so soltanto che mi manco, e non so se a te capita mai e mi dispiace non avertelo mai chiesto, ma a me manco. Vorrei sedermi a un tavolo di un bar con quattro amici senza quel senso di mancanza solo perché lui non ha potuto esserci, vorrei accontentarmi della solita serata perché tanto stiamo insieme ed “è quella l’unica cosa che conta”, vorrei non aspettarmi nulla, non aspettarmi nessuno, vorrei bastarmi come quando si è soli e ci si basta per forza. Ma si è in due e a quanto pare quando si è in due pare che nulla più basti. Che ci siano una valanga di aspettative, di mancanze, di vuoti che non sai a chi spetti colmare e soprattutto come. Siamo nel limbo, cara mamma, stiamo qui ferme ad aspettare e a piagnucolare. E il guaio è che comincio ad abituarmici.

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Forse il fatto di non avere belle gambe è proprio ciò che mi ha permesso di non aprirle con chi capita. 

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Anonymous asked:

Ciao sei su Facebook?

Purtroppo si, ci sono anch'io ✌️

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Anonymous asked:

Quanto sei ingrassata?

due chili, in seguito agli esami. D’altronde si sa, i chili presi sono direttamente proporzionali agli esami dati...

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