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non ho più il cuore di pietra. ora ho un cuore di gelatina.
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IT'S CRAZY, IT HAPPENED SO FAST.

there's still a little bit of your taste in my mouth there's still a little bit of you laced with my doubt it's still a little harder to say what's going on there's still a little bit of your ghost, your weakness there's still a little bit of your face, I haven't kissed you step a little closer each day that I can't see what's going on stones taught me to fly love, it taught me to lie life, it taught me to die so it's not hard to fall when you float like a cannonball there's still a little bit of your song in my ear there's still a little bit of your words I long to hear you step a little closer to me so close that I can't see what's going on stones taught me to fly love, it taught me to cry so come on courage teach me to be shy 'cause it's not hard to fall and I don't wanna scare her it's not hard to fall and I don't wanna lose it's not hard to grow when you know that you just don't know

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per la serie "dio quanto ti odio": mi mancherai

SAPEVO CHE SAREBBE SUCCESSO SAPEVO CHE TE NE SARESTI ANDATO

ed io cerco il dramma e già penso a come ci diremo addio

PARTING IS SUCH SWEET SORROW THAT I SHALL SAY GOOD NIGHT TILL IT BE MORROW ma non è vero non è vero niente, non mi interessa nulla di tutti gli altri non andare non andare non andare anche se non ci parliamo anche se non ci guardiamo più

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questo pomeriggio ho messo fine a una telefonata orribile, con una tipa che se la prendeva con me senza ragione. o pensato a tutti gli impegni presi, alla giornata da passare in un fottuto grande magazzino a scegliere i mobili per casa nuova, ai vestiti da inscatolare, a mia nonna, a quando dico che devo stare con lei e non significa solo "ciao come stai" significa che non riesce a mangiare, lavarsi e tra un po' neanche a parlare da sola, che piange spesso; ho pensato a quanto mi senta grassa e ributtante, alla ginestra che mi perseguita da un mese, a quante volte mi sono ripromessa di studiare di più, al fatto che siamo a febbraio cazzo e stiamo ancora facendo leopardi, alla maturità così irreale, al mio ultimo anno di liceo che sto mandando a puttane con molta indifferenza, al corso di inglese, a quello di giapponese, all'università, alle scelte, alle troie, alla gente, agli appuntamenti, a quante volte dovrò girare tutta roma sballottandomi da una parte all'altra nei prossimi giorni.

ho soffocato a stento i singhiozzi. ho pianto. e avrei voluto urlare: cazzo, finalmente.

perché vuol dire che sono viva e che forse potrò smettere di agire come un fottuto automa.

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io ascolto canzoni orribili, commerciali e sputtanate. intendo il peggio del peggio, tipo che se uno del grande fratello si mettesse a strimpellare qualcosa, probabilmente finirebbe sul mio i-pod anche lui. ci sono periodi in cui le frasi d'amore trite e ritrite e le melodie più banali mi piacciono in maniera morbosa. detesto asciugarmi i capelli e indossare due volte lo stesso vestito. non so come vestirmi in inverno, in un modo o nell'altro ho freddo sempre e comunque. mi piace ridere e quando comincio non la smetto più. il problema spesso è cominciare. non credo prenderò mai la patente. in realtà non mi interessa. sono pigra in maniera schifosa, prepotente e pure stronza.

vorrei nuotare nel cielo di berlino, camminare sulla senna, essere il ciclone che stravolge tutta new york. new york. mi fa un po' ridere pensarlo, ma non abbiamo più quell'innocenza di tre anni fa, quando anche solo a tenersi per mano ci sembrava potesse crollare il mondo. a volte vorrei prenderti a cazzotti e gridarti

ridammela cazzo

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ho soffocato nella culla le serpi che uccidono l'amore: quella dell'orgoglio e quella della gelosia.
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mi girano talmente le palle che la sola idea di pensare al vestito da scegliere mi sembra fantascienza anche se sono già in ritardo di venti minuti e NON HO NULLA DA METTERMI che poi, cliché, non è vero, ho l'armadio che straborda di cose inutili ma io vorrei pesare 20 kg e andare in giro solo con i collant e il pacchetto di sigarette infilato nel reggiseno e sentirmi tanto edie sedgwick ma non si può.

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i know that you're right i know i should forget but i can't just give up on him

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sapessi che felicità mi dà l'idea di non vederti più, l'idea di non fidarmi più, qualsiasi cosa mi dirai sapessi che felicità mi dà l'idea di non toccarti più, l'idea di non seguirti più in tutto ciò che fai ho messo le mani in tasca ed ho sputato sulla tavola, buon appetito amore mio! sapessi che felicità mi dà l'idea di non sapere più quando cammini dove vai, quando dormi con chi lo fai di tutte le lacrime che hai quante ne piangerai? quantificando il male che mi fai ho visto che non finisce mai quindi ho messo le mani in tasca ed ho sputato sulla tavola, buon appetito amore mio! quando fai la spesa cosa comperi, di che colore hai colorato i mobili, vorrei non sapere più nemmeno dove abiti.

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poi mi vengono a dire che io l'estate la passo sempre in viaggio

sono stanca dei film italiani di merda del lieto fine mieloso scontato e inverosimile dell'amore degli amici di tutti che conoscono tutti e sì dai facciamoci le foto insieme però poi buttiamoci merda alle spalle l'uno dell'altro di questa plastica, di questo zucchero di te e di me, di quando la distanza si accorcia a tal punto da non riuscire a capire dove finisco io e dove inizi tu delle tue foto delle sue amiche e ancor di più dei suoi amici della perversione dei circoli viziosi della gelosia del romanticismo del "non so nemmeno io cosa voglio" di voi, di noi dei vecchi temi delle vacanze a fingersi dei baci nati dalla noia del volersi sentire "qualcosa di più", per te (tutto ciò è disgustoso) se tu sapessi quanto io a volte desideri che tu non esista è crudele 

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perché tu sei quello che mi fa più male

ti amo ti amo da impazzire tanto che mi fanno male gli occhi quando li chiudo tanto da non riuscire a dirlo da sobria tanto da cercare chiunque altro baciarlo accarezzarlo stringerlo chiunque non sia tu

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cose che mi farei marchiare a fuoco sulla pelle

certo ci fu qualche tempesta  anni d'amore alla follia.  mille volte tu dicesti basta  mille volte io me ne andai via.  ed ogni mobile ricorda  in questa stanza senza culla  i lampi dei vecchi contrasti, non c'era più una cosa giusta  avevi perso il tuo calore  ed io la febbre di conquista. 

mio amore, mio dolce mio meraviglioso amore, dall'alba chiara finché il giorno muore, ti amo ancora sai, ti amo. 

so tutto delle tue magie  e tu della mia intimità,  sapevo delle tue bugie  tu delle mie tristi viltà.  so che hai avuto degli amanti  bisogna pur passare il tempo  bisogna pur che il corpo esulti 

  • ma c'é voluto del talento  per riuscire ad invecchiare senza diventare adulti. 

mio amore, mio dolce mio meraviglioso amore,  dall'alba chiara finché il giorno muore,  ti amo ancora sai ti amo.  il tempo passa e ci scoraggia  tormenti sulla nostra via,  ma dimmi c'é peggior insidia  che amarsi con monotonia? adesso piangi molto dopo  io mi dispero con ritardo  non abbiamo più misteri  si lascia meno fare al caso  scendiamo a patti con la terra  però è la stessa dolce guerra.   mon amour, mon doux, mon tendre, mon merveilleux amour  de l'aube claire jusqu'à la fin du jour  je t'aime encore, tu sais, je t'aime. 

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