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Destination nowhere

@useless-man

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Non mi giustifico.

Davvero, non so come giustificarmi. Sono arrivato adesso a destinazione, percorrendo quattro/cinque chilometri in totale, in circa un'ora di tempo. Davvero, non so come giustificarmi. Traffico completamente in tilt, causa pioggia battente. Frastuono assordante di clacson, gente che gesticola freneticamente dalle proprie macchine, insultando i pedoni che attraversano la strada senza guardare. Pedoni che si fermano sulle strisce, grondanti secchiate d'acqua dagli ombrelli, solo per la soddisfazione personale di insultare i suddetti gesticolanti. Davvero, non so come giustificarmi. Verde, giallo, rosso. Zero metri percorsi. E di nuovo, verde, giallo, rosso. Qualche centimetro stavolta lo abbiamo guadagnato. Ma della seconda marcia, nemmeno l'ombra. Davvero, non so come giustificarmi. Gli Alter Bridge suonano "the writing on the wall" dal loro ultimo album. Posso sentire nitidamente i vetri della macchina fremere, e forse godere. Tanta roba gli Alter Bridge. Davvero, non so come giustificarmi. E quindi non lo farò. Io amo questa città. Io amo follemente la mia città.

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Braccia e frusta.

Due stanze, apparentemente molto diverse. Otto mura a racchiudere aspettative, dannatamente simili. Pensieri sconnessi, fotocopie di un dolore difficile da digerire. Ingoiare il rospo, l'imperativo. E andare avanti, sempre e comunque. Non credo tu abbia tempo per me, in questo momento. Avrai ben altro da fare. Riposare, raccogliere energie, in vista dello spunto finale. A traguardo lontano, all'apparenza forse troppo lontano. Non voglio vederti mollare, fino alla fine. Braccia e frusta, alla Maniezzi, fin sul palo. Tu sei un atleta, e io non lo dimentico. Acchiappavi palline, e le rispedivi al mittente, impugnando la tua racchetta fine anni '80 con la mano destra o sinistra, indistintamente, a seconda di ciò che l'istinto, o la follia, in quel momento ti suggeriva. Nell'incredulità dei presenti. Stupiscili ancora. Ancora una volta. Non stupiresti me, in ogni caso. Sarebbe solo l'ennesima conferma, ai miei occhi, dell'Uomo splendido che sei. Non te l'ho mai detto, in momenti migliori. Ma te lo dico adesso.

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Vent'anni, e non sentirli. Un testo che è un capolavoro, dalla prima all'ultima parola. Da far sentire in loop over and over ai vari Fedez&Co.

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Pensieri nel traffico

Vedo gente, al volante, che mi fa sospettare la legalizzazione della cannabis sia già cosa fatta, a mia insaputa.

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Il male supremo

Sig.ra del primo piano : buona giornata, e mi saluti tanto sua moglie! Io : veramente siamo solo felicemente fidanzati, ma gliela saluto senz'altro! Lei : bravo! bravo! Il matrimonio è l'inizio della fine. L'incipit del male supremo! Io : terrò a mente, signora. Terrò a mente!

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Scusa.

Scusa, per tutte le emicranie che ti ho causato. Scusa, per tutte le volte che avrei dovuto ascoltarti, e non l'ho fatto. Scusa, per tutte le volte che ho rifiutato i tuoi consigli. Scusa, per tutti le volte che ci siamo mandati affanculo. Scusa, per tutto l'amore che non ho mai saputo dimostrarti. Scusa, per tutte le volte ho creduto mi fossi d'intralcio. Scusa, per non essere sempre stato il figlio che desideravi. Scusa, per tutte le volte che ti ho deluso. Scusa, per tutte le volte che non ti ho detto quanto ti voglio bene. Ma il tempo, il Nostro tempo, è dalla nostra parte. E ci saranno ancora tante, tante occasioni in cui potrai essere fiero di me.

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