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Born to be a serial wisher

@pentesileask / pentesileask.tumblr.com

Paola. Studentessa. Complicata. Leggo, scrivo, sogno, vivo in apnea.
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It is not that the meaning cannot be explained. But there are certain meanings that are lost forever the moment they are explained in words.

Haruki Murakami, 1Q84 [*Non è che il significato non possa essere spiegato. Ma ci sono alcuni significati che si perdono per sempre nel momento in cui sono spiegati a parole ].

  Non è mai stato tanto vero, per me, come ora, mentre scrivo di Kurt e Blaine, e su ogni dannata parola muoio di frustrazione. E di nostalgia.

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Alla fine è arrivato tutto

Alla fine è arrivato tutto. Quella schiera di volti sfumati davanti a me. Quel tomo ingombrante stretto tra le mani come un'ancora. Quel filo di voce che traballava sulle mie labbra prima di spezzare leggero il silenzio ingombrante intorno a me. Quel forte e lapidario "La proclamo dottoressa in Lettere". Quel voto che mi sembrava completamente fuori dalla mia portata quando mi sono iscritta all'università tra dubbi e insicurezze. Quella patina lucida sugli occhi di mia madre. Il sorriso di mio padre. L'amore infinito di mia sorella. L'orgoglio e l'affetto vero tra le braccia calde dei miei amici. E ancora... Quel bouquet di rose rosse e girasoli. Il più piccolo, il più mio.  Quel pallore spettrale sul mio volto a prova di qualunque cosmetico. Quell'abito verde oliva scuro che credo ancora sia stato un errore. Quella coroncina d'alloro tra capelli troppo lunghi che non aiutava a smorzare l'effetto ninfa dei boschi dell'abito. Quell'attimo meraviglioso e devastante in cui mi sono sentita fiera di me stessa per la prima volta in vita mia. 

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reblogged
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pentesileask

Si prostra ai piedi di tutti e chiede indegnamente perdono

[...] in realtà ho trascorso l’ultimo mese incollata al PC per scrivere la mia tesi perché forse riuscirò a laurearmi con una sessione d’anticipo rispetto ai miei piani. Ancora non ho minimamente realizzato la cosa. L’unica cosa che so è che il mio cervello è ridotto in poltiglia e ho sperimentato ogni genere di reazione psicosomatica allo stress (il mio medico ormai ride di me apertamente non appena varco la soglia con la mia faccetta cadaverica e l’aria di una che non dorme da mesi… -.-”). Mi scuso con tutti per il mio silenzio, davvero perdonatemi. Non ho il tempo di rispondervi, ma ho letto tutti i vostri messaggi, comprese le “velatissime” intimidazioni per gli aggiornamenti delle mie storie (mi avete strappato delle sane risate e, in questa fase ininterrotta di crisi isteriche e senso di frustrazione, non avete idea di quale regalo mi abbiate fatto: grazie di cuore!).

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[...] Un abbraccio fortissimo a tutti e GRAZIE per esserci ancora: prometto che mi farò perdonare… 

Mancano una manciata di giorni e ancora non ho realizzato. Neppure mentre guardo la copertina della tesi con su scritto il mio nome. Neppure quando, rileggendola per la miliardesima volta, mi rendo conto che è davvero mia: ne ho curato ogni parola, virgola, spazio, ma avrei potuto continuare a revisionarla all'infinito e non sarei stata comunque soddisfatta. Neppure quando ho depositato in segreteria le copie della tesi, ciascuna spessa ben oltre 2 cm, guadagnandomi un'occhiata torva della simpaticissima donna allo sportello, ma non è mica colpa mia: il mio relatore avrebbe dovuto essere meno vago sul numero di pagine, perché avrebbe dovuto sapere che quel suo "Non le impongo alcun limite" si sarebbe potuto tradurre in un tomo ingombrante di inutile blaterare della sottoscritta. Neppure quando il mio corpo si ribella e non mi sostiene più, e quella cantilena "Non preoccuparti, passerà: è solo lo stress" non serve a farmi sentire meglio. Neppure quando mi sento così patetica che ridere di me diventa l'unica medicina efficace. Vorrei avere quella leggerezza che non mi appartiene e la fiducia che non ho mai avuto.

In tutto ciò stanotte ho sognato Derek Hale: ero nel suo loft, lui mi guardava un po' come la segretaria di cui ho scritto sopra, e io gli balbettavo mortificata le mie scuse per non aver aggiornato le mie fantiction... -.-'''''''''  Se questa non è una chiara manifestazione dei miei sensi di colpa nei vostri confronti e del fatto che siete nei miei pensieri ad un livello profondo, allora è solo la prova definitiva della mia pazzia: quale altra spiegazione potrebbe esserci al fatto che io fossi nel loft di Derek e mi sia messa a parlare di fanfiction anziché fare ciò che qualunque sano di mente avrebbe fatto avendo a disposizione quel corpo lì nei suoi sogni? MAI una soddisfazione, neppure in sogno. ç______ç  Io devo farmi seriamente curare, vero? No? Oh sì, certo, lo so: Non preoccuparti, passerà: è solo lo stress. 

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Si prostra ai piedi di tutti e chiede indegnamente perdono

I'M ALIVE! E già questa può essere o meno una buona notizia... Ma comunque: no, non sono sparita nel nulla, né emigrata in Paesi dove guardando un TG non mi si gelerebbe il sangue a pensare di essere connazionale di certi individui che sporcano la terra con la loro presenza immonda e con chi li difende a scapito di un 14enne violato e di tutto il resto dell'umanità indignata che vorrebbe tenerlo tra le braccia, cullarlo e assicurargli che nel mondo non esiste solo l'orrore che ha vissuto. No, non sono neppure partita alla volta degli USA in missione punitiva per il modo agghiacciante con cui certi autoruncoli trattano le mie OTP (anche se ci ho pensato, sinceramente). No, in realtà ho trascorso l'ultimo mese incollata al PC per scrivere la mia tesi perché forse riuscirò a laurearmi con una sessione d'anticipo rispetto ai miei piani. Ancora non ho minimamente realizzato la cosa. L'unica cosa che so è che il mio cervello è ridotto in poltiglia e ho sperimentato ogni genere di reazione psicosomatica allo stress (il mio medico ormai ride di me apertamente non appena varco la soglia con la mia faccetta cadaverica e l'aria di una che non dorme da mesi... -.-''). Mi scuso con tutti per il mio silenzio, davvero perdonatemi. Non ho il tempo di rispondervi, ma ho letto tutti i vostri messaggi, comprese le "velatissime" intimidazioni per gli aggiornamenti delle mie storie (mi avete strappato delle sane risate e, in questa fase ininterrotta di crisi isteriche e senso di frustrazione, non avete idea di quale regalo mi abbiate fatto: grazie di cuore!).

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Non vedo l'ora di rituffarmi nelle fanfiction, anche perché ovviamente mentre scrivevo trascrizioni fonetiche e glossari, la mia mente riusciva a partorire solo immagini di due certi ragazzi adorabili in partenza per Lima dopo un soggiorno indimenticabile a NYC, e di un lupo nervoso alla vigilia del I anniversario con la sua dolce - e molto maliziosa - metà umana. Prevedo un picco di fluff come non ne partorivo da tempo: giusto per avvisarvi in anticipo... Preciso, a scanso di equivoci, che la mia fangirl interiore è sempre profondamente innamorata delle sue coppie preferite: il trattamento a loro riservato in tv non scalfisce affatto la mia devozione, anzi in un certo senso la alimenta. Certo mi fa un certo effetto pensare che al momento l'unica ship che mi dà soddisfazione sullo schermo siano gli Shamy O_o (e chiunque segua The Big Bang Theory, sa benissimo quanto sia inappropriata la parola "soddisfazione" riferita ai castissimi Shamy xD), ma in un certo senso sono contenta di come vanno le cose: insomma, se chi ha creato i personaggi non li sa gestire insieme se non deformando i loro caratteri, allora meglio lasciarlo fare a chi li ama e forse si ricorda meglio di loro chi sono. God bless the fan writers (presente esclusa)!

Un abbraccio fortissimo a tutti e GRAZIE per esserci ancora: prometto che mi farò perdonare... 

P.S. Un bacione speciale a Marti, Michela e Roberta. 

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Tu hai paura del potere dell'immaginazione. E ancora di più, hai paura dei sogni. Hai paura della responsabilità che potrebbe cominciare nei sogni. Però non puoi evitare di dormire, e se dormi, i sogni verranno. Quando sei sveglio, puoi anche riuscire a controllare l'immaginazione. Ma non puoi mettere a tacere i sogni.

Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia. 

"Tra un muro alto e solido e un uovo che si rompe contro di esso, starò sempre dalla parte dell'uovo. Sì, non importa quanto il muro abbia ragione e quanto l'uovo abbia torto, io starò dalla parte dell'uovo. Qualcun altro dovrà decidere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; sarà forse il tempo a farlo, o la storia. Ma se ci fosse un romanziere che, per qualsivoglia ragione, scrivesse stando dalla parte del muro, che valore avrebbero le sue opere?".
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Capitolo IV

Notizie flash:

  1. Il capitolo sarà online tra meno di 1 ora. 
  2. Se avete problemi di iperglicemia, desistete: leggere potrebbe esservi fatale
  3. non riesco a scrivere le note a Davis perché mi vengono in mente solo insulti
  4. risponderò alle recensioni dopo la pubblicazione perché vi ho fatto aspettare abbastanza e voglio prendermi il tempo necessario per viziarvi come si deve, dunque emsugar, Miss_Obrien, give_me_love, Horses94 e mikygleek91: aspettatemi, sto arrivando! ♥
  5. dopo l'ultimissima rilettura, il numero delle parole straborda e di parecchio rispetto alla già allarmante stima che ho postato stamattina (vai al punto 6)
  6. a me servono circa 2 ore per leggerlo... 
  7. non sto per niente bene in questo momento.

A più tardi, non appena trovo due cose da scrivere a Jeff che non inizino per "F" e finiscano per "U" (cit.) e il coraggio di buttare il cuore oltre l'ostacolo anche stavolta. 

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