"Death is only another way forward"

"È tutta colpa dell'amore comandà, è chell ca mov o munn, gira tutto intorno all'amore, l'amore nun s po' fermà. Nun s po' mettr nda' na gabbia"

- Mare Fuori

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Monica Vitti (via curiositasmundi)

Saggezza… Ciao Monica ❤️

E se la morte fosse soltanto il riposo che ci spetta dopo una vita in continua lotta contro noi stessi e contro gli altri?

Perché a nessuno andremo mai bene così come siamo, ci sarà sempre qualcosa che secondo gli altri dovremmo fare in modo diverso ma il nostro più tenace nemico siamo proprio noi.

Non siamo mai soddisfatti dei risultati che otteniamo, pensiamo sempre a ciò che non abbiamo, continuiamo a confrontarci con le altre persone, come se la vita fosse una competizione in cui ci sentiamo i perdenti.

Dovremmo fare più attenzione a ciò che abbiamo tra le mani, essere orgogliosi di poterlo stringere dopo aver tentato varie volte, senza arrenderci, nonostante i ripetuti fallimenti, nonostante la sofferenza che abbiamo provato.

Ogni esistenza è un percorso a sé.

Smettiamo di fare paragoni con chi non ha vissuto le nostre stesse esperienze, non ha le nostre difficoltà ma certamente ne avrà altre, con chi non ha gli stessi strumenti, le stesse opportunità, non riceve lo stesso aiuto da parte di coloro che gli stanno attorno.

Non ha alcun senso pretendere che due strade completamente differenti arrivino allo stesso punto nel medesimo momento.

Promemoria

Non è vero che se ami per davvero qualcuno, allora devi sopportare per forza tutto di quella persona: le mancanze di rispetto non devono essere tollerate e sopportare MAI.

MAI, nemmeno per una volta, nemmeno una.

Z.

- alexsaal

— @momentsgoingbacktothetime

“ci sarà qualcuno a cui tieni davvero!?”

“sicuramente non qui”

Mia sorella ha appena detto questa frase in mia presenza mentre parlava con mia madre. Nulla mi ha mai ferito così tanto...sentire uscire queste parole dall’ unica persona per cui daresti la vita, fa malissimo.

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Un giorno un bambino ritornò a casa da scuola e consegnò alla madre una lettera da parte della sua insegnante. Lei lesse la lettera ad alta voce davanti al figlio con le lacrime agli occhi “suo figlio è un genio, i nostri insegnanti non sono in grado di insegnargli nulla. Per favore, ci pensi lei.”

Molti anni dopo, dopo la morte della madre, il figlio stava dando un’occhiata ai ricordi di famiglia quando trovò la lettera, l’aprì e lesse: “suo figlio ha una deficienza mentale. Non riusciamo più a seguirlo insieme agli altri, pertanto le suggeriamo di fare le stessa da insegnante a suo figlio.”

Il figlio si chiamava Thomas Edison.

A quel tempo era già diventato un famoso inventore.

Edison scoppiò in lacrime e scrisse a sua volta una lettera: “Thomas Edison era un bambino affetto da un disturbo mentale. Grazie agli sforzi della madre divenne una delle persone più importanti del suo secolo.”

@itsmyecho

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Jessica Nuti