Monica Vitti e Marcello Mastroianni, “La notte” (Michelangelo Antonioni, 1961).
Prenditi del tempo per essere debole ritagliati uno spazio trovati un angolino sicuro e permettiti di essere fragile abbi il coraggio di abbassare la guardia, fidati fidati di qualcosa e trova qualcuno con cui poter rilassare i muscoli
abbi la forza di accettare le tue debolezze concediti di essere indifesa prenditi del tempo per essere debole e scegli con cura i posti dove poter piangere saranno luoghi fedeli saranno sicuri perché dove lasci le lacrime nascono alberi forti che daranno ombra a chi è stanco di lottare e cerca riposo
sii forte sii fortissima ma non sempre trova una persona con cui poter essere debole.
- Gio Evan
“E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d’argento. Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi. Apri gli occhi. Impara come fa la luna a tramontare nel gelo della notte prima di Natale. Apri le narici. Annusa la neve. Lascia che la vita accada.”
- Sylvia Plath
-Però una cosa importante l'ho imparata.
-Cosa?
-Saper disinnescare.
-Cioè?
-Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere. Anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle dove uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro. E invece sta un passo avanti.
roba da adulti.
Mi sono stancata. Mi sono stancata di rimanerci male per ogni cosa. Mi sono stancata di non essere capita, accettata, voluta. Mi sono stancata. Dannatamente stancata. Mi sono stancata di dover dare sempre spiegazioni a tutti. Mi sono stancata di piangere per ogni cosa che va male. Mi sono stancata delle che cose che vanno sempre male. Mi sono stancata di stare dietro a chi non apprezza. Mi sono rotta il cazzo di tutti quanti.
Mi piacciono le persone che fanno il primo passo: nel torto o nella ragione, poco importa. Hanno l’intelligenza e la volontà di non lasciarti andare via.
Ogni tanto, fai solo quello che ti va.
Tanto è più resistente la corazza,
tanto è più fragile l’anima che la indossa.
“A volte mi prende qualcosa che non so definire: non è angoscia, non è desiderio, è un ignoto tumulto interno che minaccia di lacerarmi il petto, che mi stringe la gola.”
— J. W. Goethe, i dolori del giovane Werther.
“Non ci portare chiunque a vedere il mare, che è una cosa importante, non è mica una cosa da niente. Andare con qualcuno a vedere il mare non è come andare al bar, a vedere le vetrine dei negozi in piazza o a prendere un gelato. È veramente molto di più. A guardare il mare portaci qualcuno che condivida il silenzio con te, è difficile trovarlo, ma se lo trovi non hai scampo. Lo vedi come se foste in un altro mondo, un mondo dove basta il silenzio per capirsi. Un mondo tutto vostro. Portaci qualcuno con il quale non devi parlare per forza, perché il mare è un film muto che ti sorprende per i colori, per le sensazioni che ti provoca allo stomaco e per i rumori delle onde che ti fanno sentire in una situazione di equilibrio. Ma quel che veramente vale, del mare, sono le sfumature. Come di ogni cosa bella d'altronde. Portaci chi è stato in grado di dimostrarti che tu vali molto più di quel che pensi, di quel che ti aspetteresti, qualcuno che faccia di te una priorità e non un passatempo. Quella persona che riesce a sentire le tue tragedie più interne, senza pensare che siano cose banali e poco rilevanti. A vedere il mare portaci chi ti sa capire senza parlare, chi ti viene a prendere se ti allontani, chi ti da la possibilità di appoggiarti sulla sua spalla quando cadi, chi se osservando nei tuoi occhi, incredibilmente nota un po’ di mare anche in te. Quella persona che quando alza lo sguardo al cielo, legge il tuo nome. Portaci qualcuno proprio così, che ti faccia sentire dentro un caos e fuori una persona magica, piena di vita. Ti sembrerà di veder qualcosa di stupefacente, di sconvolgente, di affascinante e per la prima volta nella tua vita sembrerà di vedere il mare, perché così non l'avevi visto mai.”
(web)
spero che la prossima stronza che ti consola
ti faccia innamorare e poi ti lasci con l’amaro in gola
tu dici a che serve
a farti vedere come si sta dalla parte di chi perde
perché ve lo meritate, merde.