animus2point0 reblogged
Animus 2.0 - Solitude
Another little drabble that i wrote for the Animus ;u; This time he experiences solitude.
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Animus si svegliò di nuovo, ancora confuso, ancora con sembianze umane. Per quanto avrebbe dovuto continuare questa storia? Si sentiva impacciato e.. Scomodo, in quel corpo fatto di ossa e muscoli. Purtroppo non avrebbe avuto risposta a quello strano cambiamento. La mente elaborava molto meno attivamente di quando era una macchina e pian piano sentiva che l’accettazione di tale evento, stava per avvicinarsi. Quindi, ancora più zittito, si alzò dal suo giaciglio, per raggiungere la finestra. Era quasi giorno. Poggiò la fronte al vetro, sentendo dei brividi attraversargli il corpo. “Che… Freddo.” Disse spontaneamente. La vista fuori dalla finestra era veramente inusuale. Il colore del cielo era grigio perla e non c’era nessuna nuvola in vista. Le strade erano deserte e il silenzio era così palpabile, che se sarebbe esplosa una bomba, tutto sarebbe caduto in un chaos inaudito, rovinando un momento di tranquillità che Animus stava sperimentando per la prima volta nella sua vita da umano. Diede un nome a quell’evento solitario, che aveva sentito tante volte nei pensieri di Desmond, quando lo guidava nella coltre bianca della sua memoria. Solitudine. Una parola amara, che ti sconfigge e inaridisce il cuore. Subito la logica ha il sopravvento. L’uomo è fatto per stare da solo? Sa stare da solo? Ha bisogno necessariamente di qualcuno per non sentirsi solo? Cos’è esattamente la solitudine? Domande che solo ora poteva porsi, ora che era umano, ora che era cosciente di ciò che gli stava intorno. Era sicuro che quello che stava vivendo era un sogno. Ogni qualvolta che si svegliava Desmond e gli altri non erano mai presenti. Si sentì solo e triste. Ecco cosa significava in quel momento la solitudine. Non essere in grado di confrontarsi con un altro suo simile.