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Libellula

@alidimiele / alidimiele.tumblr.com

Particolari. Ricordi. Dettagli.
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Briciole

Quanto amo le piccole attenzioni e le piccole sorprese l’ho sempre specificato qua. E alle piccole cose ho sempre dato una importanza tale da essere tutt'uno con il mio stesso respiro. Do importanza ai gesti più insignificanti, scrissi una volta..apparentemente insignificanti.

Muovono tutto in realtà, l’amore, il sorriso o la noia o il dispiacere e la tristezza. Ogni sentimento.

Ieri ho ricevuto una di queste piccole attenzioni che mi confermano ancora che la mia scelta è quella giusta.

Ieri Uomo di casa mi è passato a prendere al lavoro, all’una e mezza come al solito, ma il tragitto di casa non era il solito invece.

A casa non ci saremmo tornati se non a pomeriggio inoltrato. 

‘Ehi ma questa non è la strada giusta!?’ ‘Eh si oggi non si torna a casa per il pranzo’. Quanto amo le sorprese io non lo so spiegare, mi fanno sentire di una specialità unica.

Parcheggiamo di fronte a una delle entrate secondarie di un bellissimo parco vicino casa nostra, pieno di erba e coniglietti sparsi con uno stagno e panchine grandi di legno. Dal baule tira fuori il suo zainetto, e poi il mio. ‘Ecco! Qua c’è tutto quello che ci serve per oggi’.

Si, tutto (non l’ho detto ma bastavi tu, ma mi vergogno a fare la sdolcinata quindi lo scrivo così non mi guardi).

C’era il lenzuolo Ikea, dei panini e una piccola crostata per il pranzo, il libro, la schiacciatina per i coniglietti e la musica. Ci siamo stesi all’ombra di qualche ramo e un po’ isolati da tutto il resto con i coniglietti intorno che facevano la pennichella.

Quello che mi ha meravigliata davvero, e mi ha reso tanto felice perché vuol dire che in fondo mi conosci nel profondo, è che dentro al mio zainetto vintage c’era anche un pangocciolo di cui sono ghiottissima ma soprattutto..e qui mi sono messa a ridere..la pinzetta per le sopracciglia. 

Alla mia faccia stranita ‘Eh si perchè sicuramente al sole mi avresti guardato e ti sarebbe venuta voglia di farmi le sopracciglia che ti rilassa!’. 

Ho riso e mi sono sdraiata su di te. Il lenzuolo pieno di briciole di crostata e pane.Tra un pizzico e un ‘ahi’ ti baciavo gli occhietti e ti accarezzavo il profilo delle orecchie con la punta del naso.

Penso che sia questa la pace per me, che va oltre a quella che può dare il silenzio, un prato caldo o il cinguettio degli uccelli di una bella giornata di primavera...Sono nelle tue mani, sai chi sono, e questo basta.

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Ormai sto seriamente pensando di regalare a mia mamma il cd di Bruno Mars alla prima occasione utile. Lo adora...ma quel che è più divertente è che lo adoriamo, insieme.

Avevo già scritto mesi fa che quando tornava a casa mia mamma dal lavoro e io ascoltavo la musica dal computer questo decideva sempre di metter su di sua iniziativa Treasure di Bruno Mars (devo fare una torta di mars quanto prima, che voglia) mentre lei entrava in quella che ormai è diventata la mia vecchia camera da letto e ci mettevamo a ballare come sceme.

Oggi è successo qualcosa di simile. Mi è passata a prendere al lavoro e la radio ha deciso di inserire durante il tragitto la sua nuova canzone, e, ovviamente perché siamo delle nigga del ghetto mancate io e mami, ci siamo scatenate mentre lei guidava. E’ stato divertentissimo e abbiamo riso un’infinità; soprattutto perché molta gente ci guardava stupita, e noi ridevamo di più. Vedere persone in una scatoletta di tonno (alias macchina) che ballano e cantano come delle pazze senza sentire però la base è un’immagine sempre buffa penso. 

Ma anche quel signore che dal marciapiede vicino al bar ci fissava estraniato con gli occhiali da sole verde fosforescente era buffo. A ognuno il suo insomma.

A volte vorrei proprio provare ad entrare nella testa delle persone per sapere ciò che realmente pensano, anche cose poco carine, non importa, sulla gente che incrociano o sulle scene a cui assistono durante l’arco della giornata...sapere la prima parola che gli viene in mente o il primo dettaglio che notano. 

Non so, è sempre stata una mia fissa. Forse è anche per questo che trovo un nome ad ogni cosa passi nella mia vita, che sia un’oggetto, un episodio e un periodo intero della mia vita.

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teorie

Volevo andare a fare una bella passeggiata visto il tempo favorevole ma c’è troppo vento ed ho paura di volare via quindi ho deciso che la passeggiata la farò domani, dopo che avrò rafforzato e consolidato il mio peso gravitazionale. 

P = g * m

Dove P sta per ‘forza-peso’ ; g per ‘gelato con le fragole’ e m per ‘mangiare subito’.

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La Casa

Ritornare a casa dopo un pomeriggio passato ad annoiarmi a casa dei miei genitori, pensare a tutte le faccende per rendere la casa presentabile, profumata e in ordine prima del suo arrivo. Infilare la chiave con il ciondolo ad angelo con cui gioco sempre mentre ho le mani in tasca e aprire la porta. 

Do sempre uno sguardo al campanello che ha i nostri cognomi perchè ancora non mi sembra vero.

Vengo inondata dalla luce che proviene dalla finestra sempre aperta per Phoebe II (si perchè Phoebe I è già passata a miglior vita...ma non per colpa mia sottolineo!!), le spalle mi si sciolgono e vengo liberata da ogni peso accumulato durante la giornata appena vedo il nostro divano verde, la tovaglia con le brioches e i muffin e le tue cinquecentomila giacche sull'appendiabiti. Richiudo la porta e mi ritrovo davanti agli occhi un biglietto. Finisce con un ‘ti amo’.

Non mi importa quasi cosa c’è scritto perchè vedo l’orario -15.15- e ti cerco per “tutta” casa ma non ci sei, giustamente sei al lavoro ma sai..i sogni di bambina! Mi blocco in camera e noto il letto fatto con i nostri due pupazzi vicini. Penso ‘non può essere’...corro in cucina e non ci sono più i piatti da lavare...guardo per terra e risplende. 

Sorrido tantissimo e mi siedo sul divano per leggere il tuo bigliettino; sei tornato a casa durante la pausa tra un turno e l’altro per riordinare cosicché potessi dedicarmi a me e alle mie cosine una volta arrivata.

Sono felice e lo devo a queste piccole attenzioni quotidiane. Mi sento una principessa e non lo dico con la superbia di una ragazzina viziata e snob ma di una bambina che, dapprima che non aveva nulla, si è ritrovata il potere di tutto il mondo in una mano. Chè è contenta di quel che ha e non ne vuole ancor di più, che dà valore a quel che possiede e che l’ha ottenuto con la fatica e la pazienza.

La mia casa non è fatta di un tavolo, un letto e una doccia.

E’ fatta dei tuoi occhi che brillano di fronte ai miei, seduti a tavola mentre fai i complimenti per la mia cucina scadente, delle tue braccia aperte quando mi dici di venirti più vicino sotto alle lenzuola o del broncio e delle tue lamentele quando ti metto a forza il balsamo sotto la doccia perchè a me piacciono i riccioli morbidi.

La mia Casa..

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Domani mi aspetta una sorpresa. Io amo le sorprese ecco. Prepareremo gli zainetti da avventura, i panini buoni con il sesamo sopra e riprenderò in mano la macchina fotografica dopo mesi. Non lo so dove il treno ci porterà ma so già che sarò contenta di respirare un’aria diversa e scoprire un posto nuovo. Non vedo l’ora di salire su quel treno e abbandonare tutto e tutti per una meta ignota. Sono emozionata. Il tutto incorniciato da un taglio nuovo, bacini sulla pancia e carezze al mio neo.

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Momento frivolo

Qua ci siamo rituffati nell’inverno più buio e freddo. Pare che abbia dormito sei mesi per risvegliarmi in autunno, ma in realtà io aspettavo la primavera. Sono destabilizzata.

Avevo anche comprato (cioè in realtà mi è stata regalata da Uomo di casa ‘perchè voleva provare il nuovo bancomat’) una giacchetta che sembra un prato fiorito (’carina, un po’ da bimbaminkia ma carina’....mmh cioè quindi fa cagare?!? Si forse anche perchè l’ho presa dal reparto bimbi...però a me piassssce tanto e volevo scriverlo al mondo tòh) che non vedo l’ora di indossare.

Beh insomma a questo punto me ne tornerò a dormire qualche altro giorno abbracciata alla mia adorata giacchetta in attesa di un tempo migliore.

Tanto i fiori sono rosa e il lettone è rosa e anche la cacca di Arale è rosa quindi fa tutto en pandant.

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Oggi comunque sono nervosa, lo ripeto.

Forse avrei davvero dovuto continuare il percorso di studi iniziato al liceo e fare la facoltà che mi permetteva di andare in un asilo, piuttosto che questo ufficio del cavolo. Si forse ci avrei messo una vita a trovare una struttura che mi facesse lavorare, sarei stata precaria per altri dieci anni probabilmente ma almeno sarei stata contenta.

Prima a me piaceva ‘sto lavoro poi, per varie vicissitudini, non mi piace più mica tanto. Non vedo l’ora che arrivi sera o il fine settimana per prendermi cura della mia casetta, del mio cucciolo di casa e della new entry orchidea Phoeby. Non ho più soddisfazioni di nessun tipo ed è abbastanza frustrante, non c’è poi da meravigliarsi se faccio le cose svogliatamente o in modo superficiale e sto sempre seria davanti al computer, a differenza di prima che saltellavo da una parte all’altra. Non mi pesava nulla prima.

Poi dopo oggi penso di aver passato il limite sopportabile. 

Dovrei imparare a farmi furba, a fregarmene non preoccupandomi degli altri e ‘a far girare l’acqua al mio mulino’ come fanno tutti e invece no. 

Mi sento stupida, troppo buona e deficiente. Penso che dovrei cambiare ed omologarmi all’egoismo e alla stronzaggine ma poi..

<<Non cambiare mai...hai una sensibilità unica.>>

<<Non sei deficiente, sei speciale>>

E..mi calmo.

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Domanda del giorno: Interpreta, a tuo modo -con un disegno, una foto, un ricordo- la frase del Piccolo Principe: "Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti..."

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Beh direi che è molto semplice per me, basta andare sulla raccolta dei miei tramonti ----> qui per vedere cosa vedo/penso leggendo quella frase ^^

Molti sono stati fatti dalla stessa finestra, quella del bagno, dove li guardavo accovacciata sul wc quando mi sentivo nostalgica o triste. Lì sono stata quando è morto mio nonno o quando mio padre è stato male, quando mi mancava qualcuno o soffrivo per qualcuno. Insomma così.

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Nessuno è felice come chi sa di essere amato.

E la felicità, si sa, è fatta di attimi. 

Con un po' di attenzione riesci proprio a raffigurarne alcuni. Ci vuole una certa sensibilità e si, anche una certa ripetitività.

Io li vedo qua davanti a me, questi attimi felici e hanno la figura del mio principino che sdormicchia sullo schienale della poltrona di nonna con tutte le piume arruffate e gonfie, le zampine che a malapena si vedono sotto tutta quella morbidosità e gli occhietti pece che vibrano da sotto le palpebre. Eio lo amo.

Oppure c'è il profumo del mio nuovo spray per gli occhi stanchi che ci ha fatto tanto discutere perchè troppo costoso ma che ogni volta che lo uso aleggia nell'aria questo odore di gnocco fritto che io boh, sorrido ogni volta e ogni volta ripeto quanto è buono. Sono emiliana del resto, come posso non amare lo gnocco fritto?!

O ancora, c'è il suono che ogni volta mio papà fa quando scende le scale per salutarmi..non è un 'ciao' , un 'ci vediamo dopo' o una pacca sulla spalla ma tipo quel suono che si fa quando si vuole richiamare l'attenzione di un cane o di un gatto randagio. E io gli rispondo allo stesso modo. E' una cosa solamente nostra e io papo lo amo, si sa.

Infine c'è l'immagine di te ogni mattina quando suona la sveglia e ti ritrovo a pancia in giù in mezzo al letto con i riccioli che spuntano da sopra quell'ammasso sconfusionato di lenzuola e coperte, grugnisci che non posso alzarmi per andare al lavoro e mi tieni ferma in un abbraccio. Ti rigiri e non riesci ad aprire mai gli occhi perchè ancora mezzo addormentato, ti do tanti bacini sulle guance rosse e segnate dalle pieghe delle lenzuola e ti pettino i capelli con le dita finchè non ti arrendi e io riesco finalmente a sgattaiolare in bagno per prepararmi. Anche questo lo amo, e tanto tantissimo.

Insomma Mapottolo, Optiqualcosa, Papo e Ricciolo lo sapete che vi amo vero? Così siete un po' felici anche grazie a me..

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Ritorno?

Certo che per riordinare ci vuole un bel po' di tempo. Cose, idee, persone. 

Certo che per riordinare se stessi ce ne vuole il triplo! 

Affrontare gli altri, affrontare se stessi e la vita, propria e quella che hai scelto di condividere con qualcun altro, è un impegno che ti porta via tanta di quell'energia e di tempo che fai fatica anche a prenderti cura di te in quelle piccole abitudini superflue a cui tenevi tanto. Farsi le sopracciglia (ma le avete per caso viste ieri?!? mmmh, no forse è meglio di no), farsi ogni tanto quella sottospecie di riccioli con la piastra, leggere qualche pagina di un libro a fine giornata, scrivere nel proprio diario on line, darsi lo smalto, vedere le serie tv in streaming e così via.

Tutto questo va a discapito di un unico grande e splendido cambiamento nella mia 'vecchia' vita da post universitaria incapace di avere una direzione e che mentiva guardandosi negli occhi allo specchio ogni giorno: addormentarsi e svegliarsi con di fianco la propria persona. 

Nulla ho perso, tutto di guadagnato.

Ho dovuto riordinare prima me stessa e poi quella che è la mia vita con te, definire gli spazi e i limiti, modificare le abitudini e i modi di pensare in certe situazioni. Insomma mica pizza e fichi.

E siamo ancora in fase di rodaggio..chissà magari lo si è sempre nella vita..forse dovrei chiederlo ai miei genitori. 

In compenso ho imparato tante cose nuove su di me che non conoscevo a fondo e che, come le altre, ho dovuto riordinare pian piano; amo pulire casa e non cucinare, amo andare a fare la spesa ma non lavare i piatti, mi piace abbinare la tovaglia con il centrotavola e un po' meno quando sento 'aspetta che guardo un attimo questa cosa' perché so già che non sarà mica solo un attimo, adoro l'odore della tua pelle sempre ma meno i tuoi occhi quando discutiamo, mi imbarazza sapere che sto avvinghiata a te tutta notte e non ruttarti nelle orecchie, rifare il letto matrimoniale spacca la schiena mentre lavare i piatti perché tu sei troppo stanco dopo il lavoro no. Questo è un modo diverso per coccolarsi senza per forza mani e abbracci, eppure la sensazione è simile.

Mi sento serena e tranquilla, non mi manca nulla. Alle mie vecchie abitudini ne ho sostituite di nuove. Condivise, nostre. Non esiste più un 'io e te', un 'mio e tuo'.

Non mi manca davvero nulla..ed è per questo che pian piano vorrei riprendere in mano alcune delle mie vecchie abitudini, dei miei piccoli spazi e trasformarli in qualcosa di diverso, mostrarli in una luce nuova o modificarli in base a ciò che sento ora. Ora mi sento diversa, sto crescendo penso.

Ho una quindicina di post nelle bozze, tutti vecchi..chissà se mai li riprenderò, magari non li pubblicherò neanche oppure li modificherò guardandoli come mi guardo io allo specchio oggi. 

Come un serpente che fa la muta per ambientarsi ad un clima differente. 

...sta arrivando la prima vera Ali, la stagione delle nuove fioriture...

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