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@invernimuti / invernimuti.tumblr.com

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“Dove sono?”

Questo scriveva qualche tempo fa ShamsiaHassani sui social. La giovane streetartist afghana si chiedeva se tornare in Afghanistan. Ora queste parole assumono un altro significato, ancora più potente.

“È sempre frustrante essere ad un bivio, soprattutto quando una parte è fuggire dalla guerra e l’altra è il tuo paese e la tua identità.

Negli ultimi dieci anni ho viaggiato in diversi paesi, ma non ho mai pensato di non tornare. La mia famiglia e alcuni amici mi hanno sempre detto di andare e non tornare: “salvati dalla guerra”. Ma ho detto no, voglio dipingere per la mia gente. Questo è il motivo per cui sono in questo mondo; la mia terra è la mia identità. “Non preoccuparti, ti ci abituerai e avrai più opportunità di fare la tua arte. E se ti succedesse qualcosa per conflitto e tu non fossi più qui per dipingere per la tua gente?”

Qualche mese fa ho lasciato la mia terra, l’Afghanistan, per sopravvivere, avevo il cuore spezzato. Il mio corpo è salvo, ma la mia anima è ancora a Kabul.

Non dormo bene la notte perché è giorno nel mio paese, sono confusa di giorno perché là dovrei dormire e qui devo vivere. Il senso della vita è cambiato per me, il tempo scorre veloce, i giorni si trasformano in notti e notti in giorni, ora penso che dovrei tornare a casa e vivere in guerra.

Ma io sono ad un bivio.

Dimmi cosa devo fare?

La mia terra è sempre nel mio cuore.

Ora non vivo nel mio paese e non vivo neppure nel posto in cui mi sono trasferita, quindi dove sono?

Io sono qui e mia madre dall'altra parte del mondo. Mi manca e non è in pace. Eppure ogni giorno mi dice “No, non tornare, questo non è un buon posto”.

Ora che i Talebani stanno rientrando a Kabul, il pensiero costante è a tutte le donne, le bambine che sono ancora lì. In un pezzo di mondo in cui sta vincendo un branco di omuncoli assetati di violenza e misoginia. Sostenuti da logiche di potere, intrise di disumanità.

Grazia Biondi

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reblogged

Questa fotografia è stata scattata in Irlanda nel 1972, e ritrae una ragazza che spara usando l'arma del suo fidanzato, caduto ferito in una battaglia contro l'esercito britannico.

L'uomo sopravvisse, trasportato in un luogo sicuro, grazie al sacrificio della sua ragazza che affrontò i soldati inglesi fino a rimanerne uccisa.

Quando il comandante del battaglione inglese scoprì di aver lottato contro una donna, ordinò ai suoi soldati di non toccarne il corpo e permise agli irlandesi di seppellirlo. Si dice che questi abbiano sentito il comandante inglese esclamare: "La regina non si preoccupa di noi come questa donna si è preoccupata per il suo uomo e la sua terra".

La foto è stata scelta come simbolo per la festa della donna in Irlanda, accanto alla frase: "Non aver paura di legarti con una donna forte. Può arrivare il giorno in cui lei sarà il tuo unico esercito."

Piero Lenoci

🌻

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Paesaggio italiano con pini domestici

Hendrik Vogod

1807

L'amore e l'attrazione che provo per questi alberi così maestosi e al tempo stesso leggiadri è indescrivibile. Nutro l'intimo desiderio di scalare il suo spoglio tronco per riuscire ad arrivare a giacere sulle sue dolci e morbide fronde. Se chiudo gli occhi posso sentirle sotto di me, soffici come nuvole mi cullano nel loro verde.

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Gallione, fratello mio, tutti aspiriamo alla felicità, ma quanto a conoscerne la via, brancoliamo come nelle tenebre. Infatti è così difficile raggiungerla che più ci affanniamo a cercarla, più ce ne allontaniamo, se prendiamo una strada sbagliata. [...] Sino a quando vagheremo a caso, non seguendo la nostra vita, già breve di per sé, si consumerà in questo andare errabondo, anche se c'impegnamo giorno e notte, animati dalle migliori intenzioni.  [...] questo non ha nulla a che vedere con tutti gli altri, in cui sentieri precisi e le indicazioni forniteci dagli abitanti dei luoghi che attraversiamo c'impediscono di sbagliare: qui sono proprio le strade più battute e frequentate a trarci in errore. Non c'è dunque nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché essi non vanno dove dobbiamo arrivare, ma dove vanno tutti.  [...]Da qui questo enorme affollarsi di persone che rovinano le une sulle altre. Come in una grande massa di uomini, in cui ciascuno, spingendo, cade e fa cadere, così avviene in tutti i campi della vita: nessuno sbaglia a suo esclusivo uso e consumo, ma ciascuno di noi è artefice e responsabile anche degli errori degli altri. Pericoloso è appoggiarsi a quelli che ci camminano davanti, ma noi, come preferiamo affidarci alle opinioni altrui piuttosto che giudicare con la nostra testa, così anche intorno alla vita non formuliamo mai dei giudizi personali, sicché l'errore, passando di mano in mano, c'incalza, ci travolge e ci butta giù, con nostra grande rovina. Sono gli esempi degli altri che ci guastano: solo se sapremo tenerci lontani dalla moltitudine potremo salvarci. Il volgo, invece, a dispetto della ragione, s'irrigidisce in una ostinata difesa dei propri errori, per cui accade come nei comizi, nei quali, appena il favore popolare, volubile com'è, ha mutato direzione, quelle stesse persone che li hanno votati si meravigliano che siano stati eletti "quei" pretori: così noi indifferentemente, approviamo o rigettiamo le medesime cose; questo è il risultato di ogni giudizio quando lo regoliamo sull'opinione degli altri.

La concezione della felicità in Seneca (via @invernimuti )

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reblogged

368 FRAMES LATER and my animatic is finally finally finished

it includes so many little details that nobody will be able to see because the song is so fast, but I know that they are in there and that’s what counts 

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darlingvita

tumblr is such a unique experience in 2021 because it’s probably the only place on the internet, or in real life, really, where there is absolutely no point. there is no agenda, and no purpose, it’s just a place i can create this little bubble of art, and self-expression, and poetry, and live in it peacefully. scrolling through my blog and appreciating photography, fashion, literature, etc. just feels like a beautiful respite from everything outside of this website? no news no performance no productivity just pure vibes

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Stasera ho un’estrema voglia di parlare e comunicare

poi passa subito, cambio idea, sto nel mio

però effettivamente continuo a pensare di voler scrivere qualcosa, di voler dire qualcosa ma non mi vengono le parole

e se avessi qualcuno con cui parlare ma senza sapere cosa dire?

o se fosse che so cosa dire ma nessuno che voglia sentire?

in realtà le parole sono di nuovo fuggite via e credo che resterò nel mio ancora una volta

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i cimiteri sono più accoglienti di qualunque discoteca

ti abbracciano, e nonostante fuori ci sia il freddo glaciale ti scaldano dentro

fanno quella cosa che solo l’arte riesce a fare meglio

ti fanno sentire parte di qualcosa

non sei più solo, sei un vivo tra i morti

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