Questi crimini violenti hanno passioni violente
Non avevo mai capito che la gente mi interrompesse sempre perché parlo lentamente
È apparso un molestatore nei tuoi incubi peggiori?
No. E non ho detto essere stato uno dei miei incubi peggiori
Ho fatto un sogno disgustoso la scorsa notte ed è tutto il giorno che mi vengono dei flash in mente e ho brividi di orrore. Meno ci voglio pensare e più ci penso e non so come scrollarmelo di dosso dio mio
Oggi galleggiavo. Lo giuro, seduta sul divano, ad occhi chiusi, per quei cinque minuti che saranno stati, il mio corpo si è sentito galleggiare
Una delle domande più eccitanti da sentirsi chiedere: come mi vuoi
Uno dei miei bimbi oggi: ma tu hai dei figli? E io: eh no. E lui: allora sei tutta mia
Domani litigherò con la mia collega e non vedo l’ora. Giuro che la mangio viva
Che skincare usi?
Hai visto recentemente da qualche parte lo stato della mia pelle?
La mia vita nella cittadina in cui vivo si svolge tutta in via Vittorio Emanuele. Al 179 il mio ristorante preferito, dove sono al momento. Al 159 il mio parrucchiere, al 131 la mia estetista, al 27 la mia psicologa. Negli intramezzi un sacco di bar in cui posso sviluppare l’alcolismo già ampiamente abusato dal mio albero genealogico.
Anche io sono sempre stata la sorella maggiore. In ogni rapporto. Per ora non ho fatto un gran lavoro (credo, non lo so, la mia asticella è posta molto in alto), ma sto cercando di fare meglio.
In memoria di vecchi tempi non condivisi, io e fede ci siamo assegnati un compito: scrivere un tema. La traccia diversa per entrambi, scelta dall’altro. Lui mi ha chiesto: parlami di cosa hanno in comune i ricordi e l’acqua. Dopo qualche giorno ha aggiunto: premio l’originalità. Ho scritto una cosa e l’ho tenuta in borsa tutti i giorni. Poi l’ho letta alla mia psicologa, prima che a lui. Lei mi ha detto: è davvero potente. Così, da allora, l’ho voluto bruciare e mettere le ceneri nella scatola più piccola che ho. Lui ancora non lo sa, e mai saprà cosa ho scritto. Ma se dovessi riassumerlo direi così: i miei ricordi sono violenti e morti di sete.
Quando ti stai truccando ma piangendo e si sbava tutto: 🙄
Si, come no, se sei cessa tu le altre come stanno messe? Non scherziamo!
Non mi piacciono questi paragoni, anche se per scherzo, però grazie per l’intenzione (:
E poi, d’improvviso, l’illuminazione: sono cessa
Allora amici, ognuno ci ha le sue piccole ossessioni, accettiamo le nostre, accettiamo quelle degli altri e viviamo sereni che non ce ne deve fregare niente. La mia: d e t e s t o che qualcuno sposti/pulisca/metta in ordine le mie cose, per quanto voglia essere un gesto gentile. Del tipo che se mi rifai il letto che ho lasciato sfatto perché non ho avuto tempo, io quando lo vedo rifatto da qualcun altro sclero. Ma sclero davvero. Del tipo che ho bisogno di mezz’ora di raccoglimento per calmarmi e fare respiri profondi, altrimenti comincio ad inveire. A casa mia (dove vivo senza interruzioni da ben 26 anni) questo concetto ancora non è chiaro. Ora, io sono dell’idea che le proprie cose a nessuno piaccia che gli vengano toccate, senza stare a tirare in ballo le psicosi di ognuno. Mia madre oggi: ho preso il tuo comodino vicino al letto e l’ho sostituito con un altro insieme a tutte le tue cose dentro.