Quando vai al pronto soccorso una delle prime cose che ti chiedono di fare è dare un voto al tuo dolore su una scala da uno a dieci. In base alla risposta decidono quali farmaci usare e con che velocità somministrarteli. Quella domanda mi era stata fatta centinaia di volte, e mi ricordo che una sera che non riuscivo a respirare e mi sembrava di avere il petto in fiamme, col fuoco che lambiva l’interno del costato lottando alla ricerca di un modo per esplodere fuori dal mio corpo, i miei genitori mi hanno portato al pronto soccorso dove un’infermiera mi ha chiesto questa cosa del dolore. Io non riuscivo nemmeno a parlare, così ho fatto vedere nove dita.
Più tardi, dopo che mi avevano dato qualcosa, l’infermiera è tornata, e accarezzandomi la mano mentre mi misurava la pressione ha detto -Sai come faccio a sapere che sei una vera combattente? Hai dato nove a un dieci.-
Ma non era vero. Gli avevo dato nove perchè stavo tenendo da parte il dieci. Ed eccolo qui, il grande, terribile dieci, che mi colpiva con violenza ancora e ancora, mentre stavo distesa nel mio letto, immobile e sola, a fissare il soffitto, con le onde che mi scaraventavano contro le rocce e poi mi trascinavano di nuovo in mezzo al mare così da potermi rigettare contro la parete irta della scogliera, lasciandomi a galleggiare nell’acqua a faccia in su, senza per questo affogare.
che pianti
Ma cos aveva alla fine?