«Scrivere come sai dimenticare / scrivere e dimenticare / Tenere un mondo intero sul palmo /e dopo soffiare». «Una postura del poeta è quella dell’ascolto - continua -. Chiunque scriva ha una necessità con se stesso. Talvolta, per alcuni, c’è un io che ha la necessità di diventare noi. È un io in risonanza»

Pierluigi Cappello, classe 1967, poeta civile, finalista al Premio Viareggio con la nuova raccolta edita da Crocetti "Mandate a dire all’imperatore"

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