Gli amori impossibili sono quelli che sanno dare quel brivido in più. Per quanto sia doloroso, l’amore impossibile, riesce ad aprirti ancora di più gli occhi del cuore. Lì dentro c’è più emozione, più purezza. A volte ci diciamo “vedremo col tempo”, “sarà il tempo a decidere per noi” - ci chiediamo - quest’amore dove andrà a finire? Ti ostini a non guardare la realtà quando già in quel momento lì ti sta sputando la verità, la parte razionale che forse non vuoi ascoltare. Neanche se fosse una ninna nanna per farti addormentare. Cerchi di scacciarla via, di sputare sentenze, di farla tacere ma non sempre riesci. Lei è sempre ad un passo avanti rispetto a te, corre e magari tu cammini soltanto. Peggio di una tartaruga. Quanti compromessi per niente. Ma poi ci si rende conto che è meglio aprire ancora di più quegl’occhi del cuore. Senza commettere errori: sentirsi, potersi dire “Io ti ho amato/a, non sai quanto e amavo me stando con te”, accettarsi di rimanere con quell’amore dentro. Incastrato. Indelebile. Perché lo curi da dentro, lontano da altre mani. E rimane tuo sempre anche quando tutto è finito. E dov’è andato a finire? Ecco la mia risposta: Da nessuna parte, se non sempre e per sempre dentro di te.
Rivedersi era come rinascere ancora una volta.
Tutte le persone silenziose e solitarie nascondono una capacità di amare che va oltre le parole. Sono le persone di cui devi percepire i gesti. E un gesto, molto spesso, vale molto di piu di mille parole.
“Voglio avere un’amicizia come quella di ‘Patrick & Spongebob’
-E cioé?
-Una di quelle folli amicizie che esistono da sempre, che durano per sempre, perché un’amicizia così sa superare ogni fottuto ostacolo.”
NON GIUDICATE MAI CHI RIDE SPESSO
Bisognerebbe soffermarsi un attimo, guardare più attentamente e pensare che dietro quei sorrisi si nasconda una persona che sta combattendo la peggiore delle guerre, quella contro se stessi e il proprio dolore, pur di reagire a questa vita nonostante abbia la morte nel cuore.
“Che tu abbia due anni quando il tuo compagno di asilo ti strappa dalle mani il tuo gioco preferito, che tu ne abbia dieci quando il tuo amico di giochi non ti sceglie per la partita di pallavolo, che tu ne abbia quattordici quando il tuo amico mette gli occhi sulla ragazza che ti piace, che tu ne abbia diciotto quando il primo che prende la patente ti esclude dalle serate perché la macchina è già piena, che tu ne abbia ventitré quando il tuo amico si laurea e non te lo dice, che tu ne abbia venticinque quando la tua amica ti sputtana, che tu ne abbia trenta quando il tuo amico non passa più a trovarti perché troppo impegnato; qualsiasi età tu abbia quando un amico ti ferisce provi la stessa medesima sensazione che puntualmente ti strappa via una parte di cuore portandosi con sé una parte di te.”
Anche se non ti cerco, non vuol dire che non ti penso, che non mi manchi.
Alcune volte vorrei prendere il cellulare e scriverti, ma resisto, non per mancanza di coraggio, ma perché si deve lasciar andare via chi non ti vuole.
“Succede che non ti fidi più, che preferisci stare solo.
Succede che quando qualcuno ti dice “ti voglio bene”, rispondi con un sorriso e pensi “come no”.
“Perchè non c'è stato un momento nel quale io mi sia pentita della mia scelta. E ancora oggi te lo dico, sei la miglior scelta della mia vita.”