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_Ale__.21

@laragazzadagliocchidolci21-blog

ogni volta che ti guardo mi perdo nei tuoi occhi ❤
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Quando dici ‘lascia stare’,

quando dici ‘lasciami perdere’

‘lasciami andare’,

quando dici a me che non posso capire,

quando con i pugni chiusi dici ‘non mi puoi aiutare’,

quando dentro agli occhi hai gli avanzi di tutti i dolori che ti hanno distrutto i sogni,

quando vuoi chiuderti solamente in stanza e non pensare al mondo,

e dormire tutto il giorno.

Quando di parlare non hai voglia per niente,

quando cerchi una scusa per non uscire,

quando credi sul serio che nessuno al mondo ti possa capire;

io non mi arrendo.

Capisci che intendo?

Resto,

combatto,

ti ascolto

se gridi,

se sbraiti,

se ti odi,

se ti devasti,

se credi che sia tutto perso,

io resto.

Ti stringo nelle mani

le mani,

sorrido forte fino a che non trovo tra le macerie il tuo sorriso che si è nascosto bene,

fino a che non lo riprendo

e te lo porto intatto.

Quando ti dicevo

che tra me e gli altri c'è una bella differenza,

io intendevo proprio questo,

che quando dici ‘lascia perdere’,

quando mi dici ‘vattene’,

che non capisco niente,

io invece ti capisco,

o perlomeno mi sforzo.

Io mi siedo

di fronte a te, in silenzio,

e aspetto

che ti venga voglia di parlare,

o di sbuffare,

o di sorridere ma solo per sbaglio.

Io aspetto,

resto,

non scappo.

E puoi incazzarti,

e puoi odiarmi e puoi odiarti.

Ma quando mi dici di andarmene via,

di lasciar perdere il casino che sei,

di fuggire più lontano che posso

prima di perderci il cuore,

io non ci rifletto nemmeno per un attimo;

mi metto accanto a te,

se non ti muovi ti abbraccio,

ti aspetto,

ci sono,

puoi provare a cacciarmi,

a spaventarmi,

ma tanto non ci casco.

Non sono come gli altri,

io resto.

Marzia S. - (via @queitaglisuipolsisporchi )

-Giulia G.

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Ho un grande pregio e un grande difetto: La mia ironia. Pregio perché grazie ad essa riesco ad andare avanti, perché mi salva dalle situazioni imbarazzanti, perché riesce a sdrammatizzare la più drammatica delle situazioni ma sopratutto perché faccio ridere la gente e la cosa mi rende molto felice.. un difetto perché la uso spesso come scudo. Perché non riesco a dire le cose importanti che vorrei dire senza sentirmi una stupida e fare qualche battuta idiota. Un difetto perché è come se fossi rinchiusa in quel personaggio. Nel personaggio della persona divertente. Perché le persone non si aspettano da me che io possa stara male, sono io quella che consola sempre tutti con la mia ironia non posso mostrarmi triste. Difetto perché non mi permette di chiedere aiuto quando sto male.

Io. Sempre ad ironizzare tutto.

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Ero solo stanca di fare l’impossibile per gente che per me avrebbe fatto solo il possibile.

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L’amore è un dolce imbroglio, una serena illusione che ci mantiene in vita tra un sospiro e l’altro. Apparentmente non possiamo farci niente, ma in realtà siamo sempre noi a decidere ciò che inizia e ciò che finisce…

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ripensandoti

Fingo

che vada

tutto bene

sorrido e

faccio finta

di niente,

come se non mi

importasse,

come se niente

mi toccasse,

come se non

esistessi,

come se

non fossi

più nella

mia mente,

invece sei

sempre lì,

un po’

nascosto

dai miei

pensieri,

ma ci sei

- Jenny D.

Source: ripensandoti
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Ci sono notti in cui non dormo e aspetto che la mattina arrivi.

Provo e riprovo a chiudere gli occhi, a spegnere i pensieri, ma poi mi ritrovo quasi ad avere paura di lasciarmi andare.

Arrivo a dire che a volte è meglio non dormire.

A volte è meglio rimanere a pensare, perché il malumore te lo fai passare. Ma quando ciò che ti manca fa incursione nella parte più intima di te, non lo puoi controllare.

Dentro di me c’è un’insoddisfazione perenne che mi accompagna da sempre.

È come una sensazione di non detto o di non fatto, è come quando fai un viaggio bellissimo e al momento del ritorno semplicemente vorresti non essere tornato.

Allora per qualche giorno, finché non ti abitui, hai una specie di vuoto dentro. Ogni posto che vedi non lo vorresti vedere e tutta la gente che incontri non la vorresti incontrare.

E ti sembra di impazzire.

Io questa specie di vuoto ce l’ho addosso di continuo.

Sembra che niente sia abbastanza, che questa non sia la mia vita ma un film muto che guardo da fuori, e da fuori io posso dire che forse nessuno mi conosce davvero.

Perché nessuno conosce le mie riflessioni notturne, tutti i sorrisi che ho acceso e spento in un momento, tutte le volte che volevo parlare e sono rimasta zitta.

Qualcuno un giorno mi ha detto che ognuno di noi è esattamente quello che dice in mezzo a un sacco di gente che parla e sa di non essere ascoltato.

Si tratta delle parole che vorremmo dire ma che non siamo certi di far uscire, forse perché pensiamo che non sappiano volare.

Forse vorrei solo qualcuno che dentro a un mare di gente potesse sentire me, che potesse sentire le parole che ho da dire anche se poi non le capisce.

Farci caso, sentirle tra tante.

Dentro di me c’è un’insoddisfazione perenne che non mi lascia mai sola.

Ma quando penso a te, giuro, ecco che allora si spegne.

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