Avatar

.Stray Goddess.

@partedianimafragile / partedianimafragile.tumblr.com

・LA MANGIAUOMINI ・
Non parlo di me in questa bio.
Demisessuale.
Chubby girl
Shibari bunny
Not a feede
> Cosmic child
18+
Avatar

I contenuti del mio blog non vi permettono di mancarmi di rispetto e usare un linguaggio scurrile.

Ne che io abbia voglia di avere il vostro c4zz0 in chat ✨

Avatar

Quando sono triste ogni tanto torno qua. Mi ricordo di quel periodo della mia vita nel quale passavo tanto tempo a sfogarmi qui.

Povera piccola Alice, hai sofferto così tanto. E a volte sei ancora lì

Avatar
"È solo che... Non lo so. Probabilmente viaggio su frequenze completamente diverse rispetto alle altre persone."
L'arte di respirare - T.J. Klune
Avatar

Bella e carnosa.. proprio come piace a me 😉

Avatar

Stai parlando della carne comprata al banco?

No perché non mi pareva di essere al supermercato

Avatar
Avatar
michelecogni

E questa notte prima di dormire sgrana i tuoi pensieri come un indecente rosario, sussurrando parole sconce e voglie irrefrenabili che sappiano di preghiera lasciva alle mie orecchie attente.

Avatar
“Quando Dio finì di creare il mondo, decise di dividerlo tra i suoi principi e li chiamò a sé. Il primo principe ad arrivare fu il principe del mare, tutto ricoperto di onde blu e azzurre e sul suo capo un turbante di onde spumeggianti. “Poiché sei giunto per primo”disse Dio al principe del mare “ti darò la parte più grande. Riceverai due terzi del mondo: gli oceani, i laghi e i fiumi. Nella tua parte abiteranno tutti i pesci e i coralli stupendi, i pericolosi squali e le balene più grandi di ogni animale della terra. Presso di te verranno uomini e bestie e si compiaceranno di sedere presso le tue spiagge. Partì quindi il principe del mare felice gioioso e riconoscente, dopo di lui entrò il principe delle montagne, alto e imponente, sul suo capo una vetta splendente e innevata. “Shalom lekhà, pace a te, principe delle montagne” lo salutò Dio “a te darò tutte le cime ricoperte di neve e il forte vento dei monti che fa vivere ogni spirito. Ti darò le viste più belle nei limpidi giorni di primavera, tutte le bestie che abitano i dirupi, i camosci e le aquile. Tra i tuoi crinali abiteranno grandi poeti e sulle tue alture cammineranno coraggiosi i conquistatori di vette”. Gioì il principe delle montagne e proseguì per la sua strada, dopo di lui giunse il principe delle foreste, ricoperto di foglie e rami ed attorno ai suoi piedi radici sinuose ricoperte di muschio. “Barukh habà, benvenuto” disse Dio “a te do tutto il verde del mondo, le giungle misteriose e fitte, la ricchezza dei fiori e dei cespugli nei loro colori intensi e gli uccelli dal magnifico canto, che allieteranno gli orecchi di coloro che visiteranno le tue foreste. Ti dono tutte le grandi fiere, le scimmie, gli enormi elefanti e le farfalle dai mille colori. Presso di te verranno avventurieri amanti del pericolo alla ricerca di sfide e di territori sconosciuti. Anche il principe della foresta partì, tutto contento, e Dio, visto che il suo sacco si era ormai svuotato, si accinse ad andar via. Improvvisamente si udì un fruscio di vento leggero, e di fronte a Dio comparve il principe del deserto. Vecchio e stanco si trascinava il principe del deserto, tutto bruciato dal sole e riarso dai venti, la barba ricoperta di polvere e la pelle solcata da rughe profonde. “Adesso giungi?” disse incollerito Dio, “ora non mi resta nulla per te”. Si dispiacque il principe del deserto e si scusò: “Una lunga e impervia strada ho percorso, perdonami. Davvero non ti resta nulla per me?”. Dio guardò il fondo del sacco e sospirò. “Guarda” disse e aperse il sacco di fronte al principe del deserto, “i grandi laghi li ho già dati. Tutto ciò che mi resta è una minuscola sorgente, un pozzo quasi secco e una piccola pozza d’acqua, nulla di più. Ho già ripartito tutti gli alti monti e le valli, mi son rimaste solo alcune alture erose dal vento che nessuno ha voluto. Tutte le piante le ho già sparse e mi sono rimasti solo alcuni arbusti spinosi e alcune piccole e polverose piante che nessuno ha preso. Il clima mite e quello primaverile li ho già assegnati a tutti e ciò che mi rimane è solo un clima ostile, bruciante di giorno e gelido di notte. “Per farla breve” concluse Dio, “non ho altro da darti se non una grande aridità e null’altro”. Il principe del deserto ne fu addolorato e si incurvò. “Non fa niente” disse alla fine, “farò ritorno alla mia dimora, nel deserto, non ho bisogno di nulla, davvero”. Dio vide l’afflizione del principe del deserto e disse, “no, non posso non darti qualcosa”. Dio rivoltò il suo sacco, e ne uscì sabbia finissima e calda, che diede vita a dune sconfinate, e rocce di ogni colore. Dio consolò il principe del deserto e disse: “Non rattristarti, è vero, non hai ricevuto cime alte e innevate, e nemmeno fiumi lunghi e scroscianti. Non ho più a disposizione piante selvagge, farfalle e animali vigorosi. Ma presso di te, deserto” disse Dio, “giungeranno coloro che vedono in visione, profeti e solitari. Tra i tuoi crepacci si raccoglieranno gli amanti del silenzio e della natura, e presso di te, deserto, poiché sei così duro, si riuniranno tutti coloro che nel mondo ricercano la verità, la purezza e l’innocenza; presso di te” concluse Dio, “troveranno dimora coloro che cercano me”.”

— Anonimo israeliano

Sponsored

You are using an unsupported browser and things might not work as intended. Please make sure you're using the latest version of Chrome, Firefox, Safari, or Edge.