L'importanza di mio padre.

Ti svegli per primo e ti addormenti per ultimo, ti assicuri che tutti siano a letto a dormire e a fare bei sogni, mentre tutti gli incubi te li prendi tu. Un giorno però ho fatto finta di dormire e tu mi hai dato un bacio sulla fronte e mi hai detto «buona notte piccolina, ti voglio bene» e mi sono messa a piangere, credo di aver pianto tutta la notte in realtà. Quante sofferenze, quanto sangue hai versato e stai versando per noi, quante delusioni hai avuto e stai ricevendo. Tu, uomo grande e grosso nonostante la tua statura minuta, sei fragile come ogni umano vivente. Mi chiedo se un giorno potrò dire e vantare con me stessa di averti reso fiero, almeno una volta nella mia vita. Ho sempre cercato di fare colpo su di te, ho sempre lottato per accapparrarmi un ‘brava’ o un qualsiasi complimento da te, ma un giorno mi hai detto una cosa che solo a pensarci sorrido e piango dalla gioia. Da piccola lo vedevo sempre come una figura che voleva mettermi i bastoni tra le ruote, che non voleva che mi truccassi o che uscissi o cose del genere, un freno alla mia libertà insomma. Eppure, oggi, a distanza di anni lo ringrazio perché è anche (e soprattutto) merito suo se sono così, oggi. Vorrei potergli regalare la mia schiena per sorreggere i pesi che la vita gli ha scaraventato addosso, vorrei donargli i miei occhi e prendere io i suoi, spenti e stanchi che vorrei tanto diventassero di nuovo luminosi e belli e giovani. Amo mio padre nel modo più puro possibile, perché mi ha dato la vita e col poco che abbiamo mi ha sempre fatta sentire come se avessi il mondo in pugno, come se fossi più ricca di ogni uomo intorno a me.

Anche stanotte sei venuto a darmi un bacio sulla fronte, ti sei piegato nonostante il dolore alla spalla e alla schiena sia così forte da toglierti il respiro. Ecco, io, fino al mio ultimo respiro, lotterò per renderti ogni giorno più fiero e orgoglioso perché niente può competere coi tuoi occhi felici e i tuoi abbracci che sanno ti torta appena sfornata, di casa.

Ethan

Abdicazione o direttamente abiura senza passare dal via?

– Buongiorno. Volevo… – Siamo sicuri? – Come, scusi? – Siamo sicuri che sia un giorno buono? No, perché di solito chi comincia così vuole tenere nascosto qualcosa. – Ehm… era solo un saluto. Volevo farvi vedere… – Cosa?! – Se mi fate finire ve lo dico. Volevo farvi… – Sì, però si sbrighi perché… – VOLEVO FARVI VEDERE IL NUOVO SISTEMA DI IRRIGAZIONE AUTOMATICA DEL GIARDINO! *mormorio preoccupato tra la folla e qualche NO urlato dal fondo* – D’ora in poi non ci sarà più bisogno di innaffiare erba e fiori a mano ma un timer provvederà a farli irrigare a spruzzo due volte al giorno. – Ma non era meglio innaffiarli a mano? – Beh… il problema era che non tutti i condomini lo facevano quando era il loro turno e che alcuni non ne erano nemmeno capaci. – Sta mica muovendo delle accuse? *mormorio rabbioso tra la folla* – No, era una constatazione. Come potete vedere il sistema di irrigazione è già in funzione e l’acqua è distribuita in maniera uniforme e senza sprechi. – E certo! Questo perché ci siamo noi! – In che senso? – Chissà cosa succede quando non guardiamo! – Beh… succede che il timer è automatico e che il giardino viene irrigato. – Questo lo dice lei! – No, lo dicono il produttore e i giardinieri che lo hanno installato. – Ah sì, lo dicono quelli che ci guadagnano a vendertelo. C’è proprio da fidarsi! – Di solito funziona proprio in questa manier… – E cosa spruzzano gli irrigatori?! – Come cosa spruzzano? Acqua. – Come al solito sta tirando a indovinare senza essersi informato… oppure è proprio in cattiva fede. Io ne ho raccolto un campione e l’ho fatto analizzare a un laboratorio indipendente ed è venuto fuori che contiene tre sostanze altamente tossiche ed esplosive. Si figuri che le prime due sono infiammabili al minimo contatto con una fiamma e che la terza veniva utilizzata durante la seconda guerra mondiale per la guerra chimica. – Mi scusi ma… quali sostanze? – Idrogeno, ossigeno e cloro! *urla indignate tra la folla* – Ma veramente sono i componenti fondament… – Allora lei lo sapeva! Lo sapeva perché fa parte del complotto! – In realtà io sono solo l’amministratore del cond… – Basta! Io e un altro gruppo di persone ci siamo consultati e abbiamo deciso che non ci fidiamo di questo sistema e che la cosa migliore è irrigare con metodi naturali. – Ehm… e cioè? – Con la pioggia. – Ma siamo a Luglio e non piove da quattro mesi! – Le piante sono sempre vissute migliaia di anni senza essere mai state irrigate artificialmente e non vedo perché adesso debba arrivare lei con i suoi metodi non naturali. – Ma così il giardino secch… – Il giardino è di tutti e la cosa è stata deciso da un numero di persone sufficientemente grande da renderla giusta… arrivederci!

Ora riflettete su quanto sia porcosamente faticoso riuscire a convincere la gente sull’utilità delle vaccinazioni.