Ritorno alla normalità (?)

Sono tornata al lavoro tre settimane fa. Il secondo tampone già negativo, una preoccupazione grande in meno.

Al lavoro i bambini e le mie colleghe erano felici di rivedermi. Sono fortunata quest’anno, non ho più quel terribile senso di inadeguatezza che mi perseguita e devo ammettere di essere piuttosto soddisfatta del mio lavoro.

Certo, non è semplice. Da quando sono rientrata le cose con K. vanno decisamente meglio, abbiamo impostato il lavoro didattico e stiamo martellando sulla parte delle relazioni e dell’educazione.

Con L. le cose sono più complesse. Sono più le volte che mi rifiuta che quelle in cui accetta il mio aiuto e ho dovuto alzare la voce spesso con lui ultimamente, anche perché mi ha mollato un paio di gomitate e pizzicotti. A volte è frustrante, ma sicuramente la stanchezza fa tanto ed è entrato in uno dei suo momenti out. C’è da lavorare tanto, insomma. Ma so che lo riprenderò, dopo le vacanze andrà sicuramente meglio.

La mia salute mentale invece, continua a vacillare. Sto ricominciando ad avere questi picchi di ipocondria dove scatto per il minimo dolorino o cosa strana. La stessa ipocondria la sto riversando su Ronny, che in questi giorni ha ripresentato sintomi della dermatite atopica e io sto andando in paranoia. La mia testa ha il terrore che abbia qualcosa di grave e vado a vedere cose su internet che non dovrei.

Sono pervasa da un senso di allarme continuo e spesso mi viene da piangere, ma non ci riesco. Ho il terrore che possa accadere qualcosa di brutto a qualcuno a cui voglio bene. Non riesco a studiare come vorrei e a star dietro alla casa come si deve, poi Samu brontola...

Con l’aspettativa di passare queste feste in casa, che è cosa buona e giusta per tutti, ho paura di stare sempre peggio. Per cui sto seriamente pensando di rivolgermi ad uno specialista.

Quarantena giorno 15/ Covid giorno 12

Domani ho il tampone di controllo.

Ammetto che sono molto agitata.

Da giovedì mi sento meglio in generale, ho più forza anche se mi devo comunque prendere dei momenti di riposo, non sento più quella sensazione di confusione che mi ha accompagnato i primi giorni. Ma ho ancora un pò il naso chiuso. 

Sono molto in ansia. 

Sento il più impercettibile dolorino e scatto, misuro la saturazione (sempre ottima) anche 5/6 volte al giorno, idem con la febbre (che non ho da una settimana ormai). Credo sia la mia parte ipocondriaca che sta venendo fuori. 

So bene che se il tampone dovesse essere positivo al massimo dovrò aspettare ancora due settimane per rientrare al lavoro e nel frattempo ho molte cose da fare e da preparare... ma la verità è che ho sempre il terrore di essere ancora ammalata, di avere una ricaduta e peggiorare all’improvviso. Ho il terrore di questa cosa da quando ho saputo di essere positiva. So che è una cosa del tutto irrazionale ma in questo momento mi spaventa molto. 

Il muro che mi sono costruita nella testa vacilla. Sono stanca. Non vedo l’ora di andare e riprendere Ronny dai miei...mi manca tanto...

Stasera più delle altre sere. Per cui, sono un pò giù.

Quarantena giorno 12/ Covid giorno 9

Dunque: ATS dopo una settimana si è degnato di contattarmi per l’indagine epidemiologica e per notificarmi la quarantena...che finirà il 19.

Ottimo. Voglio lanciarmi dal balcone ma non ho la forza...

Per cercare di supplire la situazione e  tenermi impegnata ho comprato la plastificatrice su Amazon, così inizierò a preparare l’agenda visiva per L. in modo da averla pronta quando rientro...

Comunque la mia scuola è una barzelletta. Non ho potuto fare la programmazione e l’interclasse mercoledì perché la preside ha detto che i casi covid accertati è come se fossero in ospedale, quindi non devono lavorare e nemmeno partecipare alle riunioni in remoto. Oggi ho scoperto che, però, mercoledì prossimo dovrò comunque fare la consegna dei PEI alle famiglie da remoto...bene...ma scusate, non ero in malattia??? 

Però oh, contenti voi...

Oggi a livello di forza va meglio. Sono riuscita a fare un pò di cose varie in più e, appunto, finire i PEI. 

Ho un leggero mal di testa da stamattina, ma non è come quello di settimana scorsa...sembra più sinusite e mi sono accorta che mi sta spuntando il dente del giudizio proprio sul lato dove ho fastidio -.-” ...domani sentirò la dottoressa...

Sono sempre un pò in ansia, ma cerco di prendere un giorno alla volta. 

Finirà.  Devo solo essere paziente e riposare ( o lavorare?) 

Quarantena giorno 10 / COVID giorno 7

Si, avrei voluto scrivere qualcosina ogni giorno. Ma non ne ho avuto la forza. Nel senso che sta merda, la forza fisica te la prosciuga tutta. 

Ho avuto i sintomi una settimana fa esatta. Un mal di testa estenuante, un tormento dalla mattina e poi febbre a 37.6 tutto il pomeriggio e la notte, mal di gola, qualche colpo di tosse. 

Ero terrorizzata. 

Ringraziando il cielo è durato tutto pochissimo. Già da mercoledì pomeriggio niente febbre, mal di testa e tosse. Solo un gran raffreddore e una stanchezza devastante. Giovedì mattina tampone ( sia lodato il percorso rapido per gli insegnanti.) e a pranzo sono spariti gusto e olfatto. Venerdì l’esito positivo. Da allora sto così: mortalmente stanca per ogni cagata che faccio, raffreddata, zero gusti e odori percepiti. 

Sono fortunata. Devo solo riposare. 

Me lo sto ripetendo in continuazione. 

A scuola hanno detto che il codice malattia per tampone positivo corrisponde a quello del ricovero in ospedale. 

Che merda. I miei bambini lasciati soli. I PEI da finire. Colleghe che non capiscono. “ Ma almeno a programmazione ti puoi collegare, no?

Chi glielo dice che guardare lo schermo più di un quarto d’ora mi stende? Come glielo spiego che non sono capace di stendere manco quattro paia di mutande? Che se non ci fosse Samu non mangerei nemmeno.

Sono certa che tra qualche giorno migliorerò. Spero di fare il secondo tampone nel weekend. Se l’ATS si ricorda di me...

Intanto mia madre telefona sei volte al giorno, con il terrore che stia per andare in polmonite interstiziale da un momento all’altro (N.B: Sono sfebbrata da sei giorni, non ho tosse e saturazione perfetta.)

Sono terrorizzata anche io. Ho paura e mi sono fatta una specie di fortezza nella testa per non pensare. 

Per ora resisto. Ma sono stanca. Tra qualche giorno dicono dovrebbe migliorare.

Io lo spero. 

Intanto scrivo qui questo sfogo. Magari nei prossimi giorni scrivo ancora. Aiuta a rimettere in ordine i pensieri.

L'anno scorso, al campo, dopo pranzo o nei momenti di pausa restavo a guardare a lungo il cielo con il Ratto. Giocavamo a indovinare di che forma erano le nuvole oppure mi perdevo io con il naso all'insù, mentre si ascoltavano i racconti sotto al noce.

Come cambiano le cose.

Non avrei mai pensato di ritrovarmi, nello stesso periodo ad un anno di distanza, nel bel mezzo di una pandemia cercando di elaborare ancora la situazione.

Ciao Luciano, è stato bello avere un nonno acquisito per qualche tempo.

Che la terra ti sia lieve.

E comunque,

È vero che alla fine di video di spiegazione dico "se avete qualche dubbio, non esitate a contattarmi."

Ma di sicuro non intendo la domenica pomeriggio alle 16.30 mentre pulisco casa.

Grazie.

La verità è che mi sono veramente rotta.

Mi sono rotta di mia madre che mi chiama tre volte al giorno e gli unici argomenti di conversazione sono: il covid-19, i morti del giorno e mio fratello che non le parla.

Mi sono rotta delle mamma di seconda che rompono veramente i coglioni per tutto e in tre mesi MAI un ringraziamento, nemmeno velato.

Mi sono rotta della mia amica, che al posto di supportarmi mi affossa ogni volta, che al posto di entrare in empatia si permette di giudicare le mie emozioni. E ieri sera mi sono stufata e gliel'ho detto: la situazione la può anche giudicare ma se io sono arrabbiata non puoi dirmi che sbaglio ad essere arrabbiata. Perché cazzo, le emozioni non sono sbagliate, mai!!!

Mi sono rotta di avere gli attacchi di panico mentre faccio le cose dell'università perché mi sento in colpa perché mi sembra che non sto lavorando. Perché ho lavorato in tre cazzo di scuole diverse e in questo merda di posto non capiscono che cazzo di salti mortali faccio per stare dietro a tutto e a tutti. Mi fa schifo questo posto. L'anno scorso R. Mi avrà sfiancato, ma i miei colleghi non mi hanno mai, mai fatto sentire così sbagliata.

Mi sono rotta della mia collega che vuole tutto pronto per il venerdì primo pomeriggio, massimo sera.

Mi sono rotta di questo schifo.

# considerazioni in quarantena

Ho voglia di uscire sul balcone e gridare che ne ho pieni i coglioni.

# considerazioni in quarantena

la quarantena inizia a farsi sentire e a farmi brutti scherzi.

venerdì sono crollata e non sono riuscita a riprendermi del tutto.

non ho mai fatto così tanta fatica a tenere insieme tutti i pezzi: casa, università, lavoro. mi impegno, mi sforzo il doppio ma la mia testa vacilla.

da tre giorni ho proprio difficoltà di concentrazione, mi sento stanca morta durante la giornata ma la notte è un supplizio: il sonno è sempre leggero e irregolare. mi sento vuota e senza scopo. i questi giorni mi sono imposto una routine e data degli obbiettivi, ma adesso ne sono nauseata. perché nonostante stia davvero facendo l'impossibile, non è mai a sufficienza. pochi riconoscimenti e tante lamentele. e altre tre settimane così non resisto

#Considerazioni in quarantena

Stanotte pensavo a noi insegnanti.

La situazione non è delle migliori, noi cerchiamo di mettercela davvero tutta per fare del nostro meglio per i nostri alunni.

Personalmente ho notato che il, poco, rispetto che c'era prima è svanito del tutto.

Non ci sono più orari, non ci sono più limiti né alle richieste né alle lamentele.

Ovviamente non tutti sono così, grazie al cielo! Ma una buona fetta si...

Io sono giovane e ho poca esperienza, ho fatto anche i miei sbagli ma mi hanno sempre insegnato che il rispetto è alla base di ogni cosa.

Non smetterò mai di ripeterlo.

So solo che certi giorni, che già sono difficili per conto loro, sono resi ancora più complicati da certi atteggiamenti.

Una non chiede tanto...solo di essere un po' più gentili.

C'è la me bambina spaventata che ancora si aggira in quest'aula, la stessa aula di 20 anni fa, in cui ora insegno.

La bambina che si sente inadeguata e ha costantemente paura di sbagliare... ogni tanto viene fuori ancora talmente forte da soffocarmi.

Non so che tipo di bilancio farò a fine anno. Spero solo che ne sia valsa la pena come sempre. Che tutta l'ansia e l'inadeguatezza se ne vadano. E che io possa tornare a respirare, un po' più forte, un po' più consapevole di prima. In questo lavoro che è sempre una giostra di alti e bassi

12.11

La svolta è là in fondo, posso vederla. Chiaramente. La verità è che proprio lì che mi sta aspettando. Un pochino mette paura...ma posso già sentire l'aria nuova e l'energia nuova che arrivano pian piano.

Adesso devo solo fare gli scatoloni.

Una (che fa già fatica di suo) già cerca di adattarsi all'ambiente nuovo, ci mancano solo ste uscite.

Una bambina stamattina mi ha detto che non gli piace fare lezione con me. Che preferisce la maestra di italiano. Certe volte rimpiango un po' R. Che mi mandava a fanculo l'anno scorso...

Forse...

Il lavoro quest'anno è tanto ed è importante. Ho un contratto fino al 31 agosto. Ho la cattedra di matematica. Che ansia. In questi giorni ho paura di tutto. Anzi, ho paura di non essere all'altezza. L'ambiente è nuovo e ho paura che si siano già fatti un'opinione terribile di me. Ogni tanto penso che avrei dovuto accettare la proposta di fare alternativa nella mia vecchia scuola...ma dall'altra penso anche che è il mio lavoro, e devo imparare che probabilmente sarò sbattuta di qua e di là per molto tempo e che devo essere capace a fare tutto.

È un periodo così...vorrei dei cambiamenti grossi... ma mi sento sempre un po'schiacciata...

È un secolo che non scrivo. E un po' mi dispiace.

L'estate appena trascorsa è stata una delle più belle e significative della mia vita. Ha portato con sé consapevolezze, voglia di cambiamenti importanti e tanti amici.

L'autunno inizia come sempre pieno di incertezze...ma sono certa che arrivano anche tante soddisfazioni.

Se riesco da oggi ricomincerò a mettere per iscritto i miei pensieri. Perché solo così riesco a mettere un po' d'ordine anche dentro.