Voi vorreste essere amici di un maschio anziano molto ricco che dice: mettetevi tutti in fila per baciarmi il culo? Oppure vi dice: il modo migliore per prendersi una donna è metterle una mano in mezzo alle gambe?
E vorreste essere amici di una signora che ha sparato al suo cane perché non era bravo nella caccia, e si è fatta un selfie davanti a una grande gabbia piena di uomini seminudi, stipati come immondizia da smaltire, e dice con un sorriso di trionfo “questa è la fine che fanno i nostri nemici?”
No, sono sicuro che non vorreste essere amici di persone così. Qualunque sia la vostra idea politica, sinistra, destra, non pervenuto, sono sicuro che gli arroganti e i violenti non sono le persone che, nella vostra vita quotidiana, preferite frequentare.
La grande domanda alla quale siamo chiamati a rispondere è diventataquesta: ma perché così tanta gente vota per i mascalzoni? Perché così tanta gente manda nei palazzi di governo persone che non inviterebbe a casa propria?
Una teoria abbastanza diffusa dice: ognuno ha i governanti che si merita. La gente vota per i prevaricatori perché vorrebbe prevaricare, vota per i razzisti perché è razzista, vota per gli odiatori perché odia. È stata la mia tesi fino a poco tempo fa. Sì, ognuno ha i governanti che si merita.
Ultimamente però ho qualche dubbio. Molti dei governanti mi sembrano talmente ignobili, che penso siano peggiori di chi li elegge. Quella che spara al suo cane, quello che dice baciatemi il culo, quello che urla con la motosega in mano, non sono uguali a chi li vota. Sono il lato peggiore di chi li vota. Ognuno di noi, con poche eccezioni, ha in corpo la violenza e la sopraffazione, e ha in corpo la gentilezza e la socialità. Il bene e il male non sono fuori da noi. Il bene e il male siamo noi.
La vera domanda, allora, è un’altra. Perché solo la prepotenza riesce a dare a se stessa una forma politica? Perché la prepotenza riesce a organizzarsi, e a vincere? E perché la gentilezza, al contrario, sembra muta, annichilita? Possibile che il pensiero, la riflessione, il rispetto degli altri, la cultura, il senso dell’uguaglianza, il sentimento della giustizia, non siano più valori spendibili in politica? Nella vita quotidiana sì, e in politica no?
Chi troverà una risposta a questa domanda salverà il mondo. In attesa di quel momento, l’unico consiglio che mi sento di dare è che la parte gentile non deve spaventarsi. Non deve avere paura della parte bulla. Perché la parte bulla, molto spesso, è più stupida e impotente di quello che fa finta di essere. Non deve atterrirci. Soprattutto, non deve zittirci. Per esempio, a Trump bisogna rispondere, con un sorriso: guardi, il culo se lo baci da solo, che noi abbiamo cose più importanti da fare. E soprattutto, molto più piacevoli. E un istante dopo farla, una cosa più piacevole, e possibilmente farla in tanti.
- Michele Serra