La Ferrauron vede tutto.
(disegno di Annina)
La Ferrauron vede tutto.
(disegno di Annina)
Sono stata via da Tumblr per un sacco di tempo, stasera l’ho riaperto e mi sembra bellissimo.
Non c’è quasi più nessuno (Spaam, where art thou?), molti ci sono ma in veste fantasma, come me. Altri sì, e il fatto che ci sia ancora @elicriso, che qui mi portò, mi mette il cuore in pace e mi bagna un po’ gli occhi.
Dove sono stata? dove sono? dove sto andando? Non lo so (chi mai lo sa davvero, a parte quelli che fanno i piani quinquennali raggiungendo esattamente tutti gli obiettivi che volevano e trovandosi poi vecchi, vuoti, circondati da gente che un giorno hanno amato, maciullata lungo il percorso).
E poi a cosa serve, decidere dove uno vuole andare? Conta davvero soltanto verso dove uno muove il prossimo passo.
Da qualche tempo cerco di leggere un grande classico all’anno. Ultimamente poi cerco anche di diversificare e leggere un grande russo, un grande francese ed è finita che ho letto anche un grande spagnolo.
Sono felice di averlo letto? Sì, ovviamente, perché me lo ha consigliato una persona a me molto cara, perché era un buco notevole nella mia formazione e perché mi permette finalmente di…
Batchiara legge “Allora mi sono fermata e ho smesso per un attimo di fare le solite cose che fanno tutte le donne” di Ludovica Anselmo da “Schegge di liberazione”
Batchiara legge “Senza Titolo” di Lia Finato, da “Schegge di liberazione”
Questo romanzo (che profuma di saggio) racconta la dismissione degli impianti siderurgici Ilva di Bagnoli (Napoli) avvenuta tra il 1985 e il 1992, raccontata dal punto di vista di un dipendente un po’ particolare: un semplice manutentore, incaricato da sempre di mantenere in salute gli impianti e designato poi – per lo scrupolo dimostrato negli anni e l’accuratezza della conoscenza di ogni…
La lettura di questo libro ha avuto una gestazione molto travagliata: mi venne regalato una ventina di anni fa dalla sorella dell’ex storico, dicendomi che era il suo libro preferito e una lettrice vorace come me lo avrebbe polverizzato in un attimo (hint: ci sono poche cose che mi rendano pesante e faticosa la lettura di un libro quanto l’accompagnarlo dalle parole “figurati per te sarà una…
L’ho preso in aeroporto perché avevo scordato a casa il Kindle, mi sembrava abbastanza interessante e corposo da bastarmi per una settimana, quindi ovviamente l’ho finito tre mesi dopo (è sempre così, ma perché?)
È un saggio del noto giornalista Rampini che ripercorre le origini di quelli che a suo parere sono i punti nodali della storia contemporanea, risalendo nel tempo fino a trovarne…
Libro amatissimo fin dalla prima lettura. A Benni mi introdusse – quindicenne – un vicino di casa, che scoprì con meraviglia che, nonostante una adolescenza di voraci letture, non mi ero mai imbattuta in questo emulo (così me lo presentò) di Pennac. Io ovviamente non sapevo nulla nemmeno di Pennac. (Si finisce mai, dico io, di scoprire nuovi autori meravigliosi? si colmano mai tutte le lacune? ci…
Si tratta del libro di poesie che Elio regala a Marzia nel film Chiamami col tuo nome, tratto dall’omonimo libro di André Aciman.
Glielo regala la sera in cui escono per la prima volta insieme da soli, una serata in cui la corteggia, si baciano e finiranno per fare l’amore stesi su un prato. Un libro che leggerà pensando a lui, mentre nel frattempo Elio consuma ore d’amore e di passione con…
Sette piccole “lezioni” (o per meglio dire riflessioni) sull’amore. Qualcuna più gradevole, qualche altra decisamente meno.
Uno prova a leggere questi libri sperando di capirci una buona volta qualcosa, invece stocazzo.
Nel complesso tre palle su cinque, anche se 80 pagine ve le potete leggere agilmente lo stesso.
Lo potete acquistare qui.
Molti l’hanno trovato noioso al punto da abbandonarlo. Sicuramente alla sua uscita è stato un libro molto “sponsorizzato” (forse troppo), ma (forse perché ci sono arrivata dopo) a me è piaciuto.
E’ sicuramente lento, con le sue quasi 500 pagine è anche lungo, però a me ha restituito quel ritmo proprio di quando – dopo un lutto, o una cesura importante col passato – tutto è attutito, ovattato,…
Si tratta di un buon romanzo, con un impianto noir (il libro si apre con il settantenne protagonista e voce narrante che confessa l’omicidio della moglie) anche se per me troppo prevedibile.
Ho apprezzato molto invece la capacità dell’autore di descrivere alcune dinamiche di coppia passivo-aggressive.
Nel complesso tre palle su cinque.
Lo potete acquistare qui
Più che un libro, un racconto.
Un uomo, esule polacco, perseguitato dalla mala sorte si offre come nuovo guardiano del faro. Lontano da tutto e da tutti, si dice, nulla potrà più ferirmi.
La verità, che lui con noi apprende in poche pagine, è che non si sfugge mai a se stessi, alle proprie radici, al nostro passato.
Complessivamente tre palle su cinque, anche se per quanto è breve forse ve lo…