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Barta Edizioni

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Romanzi, racconti, fumetti e dintorni barta.it
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firenze libro chiuso (o del perché non torneremo alla fiera di firenze l'anno prossimo)

siamo tornati nel capoluogo toscano dopo la prima ediz di firenze libro aperto, la fiera del libro di firenze dal nome sibillino. parlandone durante, avevamo cercato di essere positivi & propositivi, ché pareva brutto; ma adesso, a fiera chiusa (scrivo di domenica, ma pubblico di martedì perché non trovato una inutile immagine di corredo), è tempo di fare un bilancio dell’esperienza, senza giocare coi sentimenti altrui.

metto una gif a casaccio, per introdurre l’argomento “organizzazione di una fiera”, tipo spoiler. noi siamo quelli che guardiamo di lato

partiamo dall’inizio. la prima firenze libro aperto era stata un po' squinternata, mescolata a un salone dell'automobile di lusso in disarmo, una mercedes qui, un olschki lì, ma gradevole, pochi incontri scelti, luogo perfetto (fortezza da basso), tutta su un piano. era andata bene! alé, torniamo. riempiamo i moduli, e

2018, 28-30 settembre: la fiera è diventata un'asina, per restar su quattro zampe. almeno per noi! altri avranno da dirne meraviglie, ma pochissimi tra quelli che si son trovati all' improvviso al (fanfare) PIANO ATTICO.

dicesi piano attico un posto talmente jellato che la direzione della fiera ogni tanto ricorda mestamente ai visitatori, col tono entusiasta di chi ti dice che se vuoi il cane ti presta una (1) pantolofola, che la fiera continua lì.

i pochissimi che salgono su, per metà non hanno voglia e per un quarto hanno giá speso i soldi dabbasso. ma per evitare che qualche raro esemplare di acquirente possa giungere al banco (qualcuno sfugge sempre) hanno disseminato la fiera di millanta incontri contemporaneamente, privi del benché minimo filo conduttore (eeee tanti incontri, eeeee fanno gente), badando bene di mettere i più attraenti a piano terra ma rimbalzati da apposito maxischermo al piano superiore, così per esempio si sentono scrosci di applausi di cinque minuti per nanni moretti, in differita dal sottosuolo, e poi l'applauso di una mano sola per il romanziere agli esordi del piano attico. immagino serva per non farci stare troppo nella burbanza (eeeee, ma siamo all'ATTICO) e tenerci umili nel nostro disastro.

ma  perché non abbiamo chiesto di essere messi al piano terra come l'anno scorso? magari ci dicevano ja!

haha! non ci rispondono alla post@ e al telefono da due settimane e dove eravamo lo abbiamo appreso venendo qui! i nostri messaggi vocali, ultima spiaggetta tipo rosignano solvay, son rimasti inascoltati come un invito alla calma quando regalano la nutella. ma a un certo punto

l'editore gog non viene, un posto dabbasso si libera! di corsa a parlare con l'organizzazione, per essere certi che non abbia avuto solo un intoppo, gog. " eh, non è semplice ", chiosa l'affidabile e capace organizzatrice, "ma ora mi informo e se si può..." , allude. "entro un'ora ti fo sapere", assicura accomiatandosi. infatti poi dá il posto a un altro editore.

e tutto questo solo venerdì. e gli altri giorni? brividoni. regaliamoli al mistero.

in ogni caso, il pubblico era poco, meno dell’anno scorso, e con il doppio di editori presenti si fa in fretta a far due conti. forse tattiche pubblicitarie come il non detto non sono di sartoria per una fiera del genere, mi dicono gli esperti. mah! magari era un esperimento tipo l’uomo che fissava le capre, qualcuno pensava intensamente c’è firenze libro aperto, oh pubblico, veniteeeeeee, ma in klingoniano con l’accento di putignano e oh pubblico non ha capito.

gli incontri? avevamo due presentazioni. la prima non sapevamo se alle cinque o alle sei. il nostro autore, magnasciutti, scopre che lo hanno messo pure in un incontro con staino e natangelo alle quattro, ma senza avvisarlo, gli spericolati! siccome però magnasciutti riesce ad essere presente ugualmente, per rimediare non fanno entrare staino all'ingresso ("il suo nome non è nella lista, anche se è nel programma").

poi la presentazione vera e propria, quella con solo magnasciutti, la mettono in una sala tra le tante, niente proiettore come avevamo chiesto, il tipo che doveva vendere i libri se ne va dopo venti minuti ecc. vabbe'.

della seconda presentazione invece probabilmente si erano scordati, e corre mito che l'abbiano messa domenica alle 19, con l'asina che chiude alle 20. ci rifiutiamo con ottimi argomenti ("a quell'ora vorremmo ingoiare un ombrello") e spostano il tutto alle 15 di sabato. ih-ho.

perché non mettere anche qualche nome di richiamo al piano attico? e soprattutto, perché il piano attico? che potremmo ribattezzare leo, perché ci si stava comodamente tutti al piano terra! perché, asina kate, perché?

oggi è domenica e coi nostri colleghi, tra cui un ottimistone che prevede un pianeta che ci spappolerá entro breve (ma noi affideremo l'evento all'asina e stiamo tranquilli), stiamo aspettando il quarto visitatore per la briscola.

ahù

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reblogged

Tambleri che amate i libri! 

Se domani vi trovate dalle parti di Roma, fate un salto a Più Libri più Liberi (presso la nuvola di Fuksas*) ci trovate un sacco di roba fica! E allo stand di @bartaedizioni vi danno i libri fichi nelle buste fatte a mano come questa qui!! E per ogni libro che comprerete da loro vi manderò la foto de ‘na tetta!

(Cioè, mica pe’ forza mia , ‘na tetta.)

a noi ci garba crosmataditele!

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Gli autori del nostro Otzi al Lucca comics, padiglione del giglio, ggl 112, disegni e firmacopie! E presto in arrivo Il buono, il brutto e il guercio! La secinda parte della trilogia dell'ambra

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domenica 5 novembre, ultimo giorno (ayyyyyyyyyy) del look-a-comics & games, proprio alle 11:00, all’auditorium di san giuliano. e che succede? in effetti è proprio così: gianluca diana e virginia tonfoni presentano io sono saharaui, giunto alla sua prima ristampa. se ce la fa viene anche il disegnatore, per un ricco firmacopie. daje!

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reblogged

John Cleese taking a break on the set of Monty Python and the Holy Grail (1975)

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lamagabaol

Non ho nemmeno avuto bisogno di leggere la didascalia.

una delle poche cose davvero sacre

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mercoldì alle quattro, al lucca comics and games, alle quattro, presso la sala della chiesa di san giovanni, gli autori baschi del primo western spaghetti preistorico al mondo, dedicato all’uomo dei ghiacci di bolzano, dialogano (alle quattro) con dario dino-guida, fanno autografi, altre cose, rispondono persino al pubblico. non fate i tuerti! è alle quattro, eh

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barta al lucca comicches end gheims, il riassuntone. e se ci si riesce si piglia anche du’ pezzi di buccellato e lo si offre a chi passa. eddai

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