04 ottobre
il corpo interrogativo si tratta solo e inscindibile
abita fuori sede la tettonica delle loro frontiere
come il rosso dentro, questa visione siamo
secolo esatto, del rischio lo riduce a cosa all’estremo
oppure, se inscritta rete che non potremmo mai,
se ho preso corpo è perché l’essere è sempre
in carne, in contro, in chiostro, come setaccio cumulo
come esiguo passare, dinanzi e interiore nonostante,
se siamo prigionieri all’antica troviamo l’interno prima
come ciò che chiama, tale e per ogni, vivo appunto
e proverò un altro albero, cigno stella, ognuno
aspetto legato per strada, saggio per la grazia, strada
più paziente dell’appello, con mistero, con interessanti
disturbi una visita, ogni meditazione che non incontra
più, più ripiegamento, più astrazione, più ego ferito;
non è così, tutto trama ogni forma e ogni forma
nuda è difficile tenerezza che vorremmo interrompere
meglio, paradiso che respira nell’oscurità dopo
una giornata faticosa, e altra, se siamo fortunati
non possiamo, nondimeno