— Alex Vause
I am here if you need me
“La strana intimità di quelle due rotaie. La certezza di non incontrarsi mai. L’ostinazione con cui continuano a corrersi di fianco.”
— Castelli di rabbia, Alessandro Baricco.
Non essere quello che ti hanno fatto.
Se stai leggendo, spero che tu riesca a trovare la forza per riuscire ad affrontare ciò che in questo periodo ti sta facendo soffrire così tanto.
Isabel Celima
““Nankurunaisa”, forse la parola più importante. I giapponesi, pronunciandola, enunciano un concetto fondamentale: con il tempo si sistema ogni cosa. Tutto, nel frammento spazio-temporale necessario, trova la sua giusta collocazione. Prima o poi, le situazioni, si aggiustano. Ciò che adesso è incompleto o incomprensibile prenderà forma e luce domani.”
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Right now, I feel heavy. But one day, I know I’ll be free of the weight of these emotions. It’s just going to take time.
Perché le ali non te le toglierà mai nessuno.
Tendiamo a dimenticare. Anche quando affermiamo sicuri “questa giornata non la scorderò mai” e dopo qualche settimana certi attimi hanno già i contorni sbiaditi. Prendi le persone poi. Pensa a tutti quelli che hai incontrato, ai volti che hai provato ad imprimerti nella mente, alle voci che hai lottato per non perdere, ai profumi che hai cercato di trattenere. Cosa rimane? Cosa rimane di tutti quei film che subito dopo averli visti ti sei sentito diverso, cosa rimane di tutti quei tramonti, di tutto quel mare che ti ha circondato quando avevi più paura o quando eri felice? Prendi i baci. Se uno li potesse ricordare sempre e per bene non ci sarebbe bisogno di baciarsi ancora e ancora, continuamente. Prendi gli amori. Se uno si ricordasse il dolore lancinante che si prova quando finiscono non si innamorerebbe più nessuno e invece poi il dolore diventa rancore, poi malinconia e il male perde petali come una rosa ormai appassita e lascia il posto al bene, alla tenerezza, ad una vaga sensazione di leggerezza. Poi le persone muoiono e tu pensi “questa collanina me l’ha regalata lei, non la toglierò mai più” e invece arriva il giorno in cui per un motivo o per un altro te la devi togliere e chissà perché non la rimetti più, la ritrovi poi per caso qualche anno dopo e ti senti vagamente in colpa, ma nemmeno troppo, e magari vorresti pure piangere ma non ce la fai. Tendiamo a dimenticare, che in fondo non è nemmeno un male se pensi allo stronzo della terza B, se pensi a quello che tra un po’ ti buttava per terra pur di salire prima di te sul treno, se pensi a tutte le volte in cui ti sei sentita sbagliata. Siamo progettati per ricominciare, secondo me. Per tornare ad amare, per tornare a stupirci, per tornare a sperare. Non ha senso rimanere aggrappati a qualcosa che non esiste più, perché fidati di me, se qualcosa esiste ancora troverà il modo di venirti a cercare. Intanto tocca darsi da fare, imparare nuove canzoni, assaporare il gusto di essere una brezza leggera e non sempre tempesta. Cambiare e non provare pena per quello che eravamo, per quello che siamo stati. Cambiare, che è l’unico modo di esistere che io conosca.
Susanna Casciani
“- Conosco la differenza tra le persone che sanno aprire il loro cuore, e quelle che non sanno farlo […] - E se uno lo apre cosa accade? -Si guarisce.”
— Murakami Haruki, Norwegian Wood. (via thereasonformeisyou)