Questo video sia di memento a chi tende, in buona o in cattiva fede, a confondere personaggio, persona e professionista.

E a coloro che proprio non ce la fanno, per i bruciori anali consiglio la Preparazione H… tanto è un farmaco da banco e non ci vuole la ricetta del not that kind of doctor.

Grazie per l’eventuale prezioso reblog divulgo-esplicativo <3

Stasera mi sento di dover fare un'aggiunta a questo post fissato in alto, pur consapevole che venendo io spesso rebloggato o, addirittura, seguito da persone che pensano e fanno in modo antitetico al mio modo basilare di intendere la realtà, non è detto che esse leggeranno la seguente lista:

Questa lista è sicuramente parziale e magari non condivisibile da tutti.

Se non siete d'accordo e volete argomentare, ne sarò più che felice e di sicuro non userò gli stessi toni iperbolici della lista (a patto che contraccambiate).

Se siete in così completo disaccordo da rasentare l'insulto, vi prego di non perdere tempo perché vi bloccherei senza darvi spazio per starnazzare, quindi avviatevi sereni per la vostra strada che ora e qua si separa dalla mia.

Grazie del vostro prezioso e mai sufficiente tempo.

P.S.

Quasi dimenticavo... quello a Gaza è GENOCIDIO.

Addio al celibato iniziato in tragedia

Addio al celibato?

Credevo fosse una tua giornata tipo.

Torno dopo un po' per dirvi che ho bisogno di qualcuno di Roma che non conosca o quasi le dinamiche della mia vita etc, con cui poter piangere seduta davanti al mare di Ostia Beach senza fare/ricevere troppe domande. Qualcuno che possa tenermi la mano, nel caso, e dirmi che si sistemerà tutto anche se non dovesse essere vero. Qualcuno che mi ricordi che sono meritevole di cose belle, qualcuno che abbia una stecca di fazzoletti nello zaino/nella borsa.

Questa è ufficialmente una richiesta di aiuto.

Grazie

@bastaconlapasta-revenge ha bisogno di una mano. Chi, per ovvie ragioni geografiche, può rispondere presente, lo faccia. Io ti tendo la mano da lontano, ma acchiappala virtualmente. Mo' ti scrivo.

Il maiale la fa franca, denunciare non basta evidentemente

Quando non basta, le ogive a punta cava certamente risolvono.

Perdonatemi, non sono un avvocato, né un giudice, non so se quanto scritto nel titolo corrisponde in modo fedele a quanto ha detto davvero il pm, quindi l'unica cosa sensata che potrei fare è tacere.

Però quella frase scritta è estremamente infelice, trasmette l'idea che il consenso sia una cosa scontata, e che "l'agente" debba ricevere un esplicito ed inequivocabile rifiuto per desistere dal suo intento.

Dovrebbe essere assolutamente il contrario: non si fa nulla in assenza di un esplicito ed inequivocabile assenso.

Perdonate l'interruzione.

Facciamo però un ragionamento di procedura, visto che nel merito non possiamo entrare. La Russa jr non gode certo della mia stima, tutt’altro.

Ma se ci sono stati due anni di indagini, perizie telematiche, decine di testimoni ascoltati etc e alla fine il pubblico ministero ha deciso che non sussistono gli elementi per proseguire con l’accusa, forse dovremmo riporre nella magistratura la stessa fiducia di quando la pretendiamo in tutti i casi opposti quando gli altri sbraitano al complotto.

Ora starà al GIP decidere se rinviare a giudizio ugualmente, disporre un approfondimento di indagini o archiviare.

Ricordiamoci che il PM, nonostante quel che pensa la maggior parte delle persone, non è l’avvocato dell’accusa che come fanno i difensori persegue la causa ad ogni costo. Il PM è un magistrato che lavora per lo Stato e ha la ricerca della verità come obbiettivo, esattamente come il magistrato giudicante che per forza di cose deve essere figura diversa.

Se il PM non ravvede la possibilità che le accuse formulate, sulla base delle indagini, possano portare ad un processo che abbia senso di concludersi al di là di ogni ragionevole dubbio, lascia cadere le accuse.

Ora sarà la difesa di parte civile a fare ricorso al GIP che, sentite tutte le parti, deciderà come procedere.

Se si ha fiducia nel sistema, si deve rispettare anche quando vá ben contro le reazioni di pancia. Sennò non siamo diversi da gli altri.

Non c'ho voglia di argomentare, fatelo voi

Ovviamente fatelo, se volete, sia pro, sia contro queste mie osservazioni, non c'è limite alle opinioni

Via alla discussione.

In realtà temo che non ci possa essere una discussione così come meriterebbe, @firewalker, perché come per i vaccini ce la cantiamo e ce la balliamo in quattro gatti e chiunque dovesse dare l'idea di dissentire (anche solo con un 'però') verrebbe obliterato, annichilito ed estinto.

Premesso che il concetto di manosfera e di patriarcato mi dà letteralmente la nausea e che se dovessi incontrare uno di quegli omuncoli gli direi 'Dentro ognuno di noi ci sono due lupi, per tua sfortuna i miei sono entrambi neri' e poi giù legnate come se piovesse in India durante la stagione dei monsoni, dicevo, premesso il mio viscerale disgusto per quelle strutture deambulatorie di cazzetti mosci, dovremmo tracciare una linea dopo la quale mettiamo questi esseri coscientemente misogini e prima della quale, invece, porre persone giovani (vedi Adolescence, che io non ho visto) che sono vittime di un irretimento che fa leva sulle insicurezze della 'giovane' età.

Domanda viziosa, di cui potrei avere la risposta, ma che invece lascio in sospeso...

C'è qualcuno che può essere salvato e se sì, entro quando e, soprattutto, come?

Circa due anni fa ho iniziato a scrivere questo film. Non sapevamo bene dove saremmo arrivati ma sapevamo che doveva essere più o meno in un certo modo. Nel tempo si è arricchito ed è diventato un docufilm con dentro l’animazione che era il mio sogno da una vita.

Ho visto prendere forma ad un personaggio che era solo nella mia testa, ad una storia ambientata in un unico luogo fisico, insomma ad una serie di cose che ci sembravano davvero complesse.

Avendo scritto la sceneggiatura, ho scritto anche le animazioni che ho poi realizzato e nonostante la fatica (non avevo mai fatto animazione seriamente) la resa al cinema mi ha letteralmente commosso (probabilmente perché per farle ho perso un quarto di secolo di vita).

Lo abbiamo realizzato in pochi ma ognuno di noi ha fatto un lavoro con gli altri e su se stesso enorme e quando ieri lo abbiamo finalmente visto proiettato al Cinema dei Piccoli di Villa Borghese, qualche lacrimuccia l’abbiamo versata tutti.

Spero che possiate vederlo presto e che vi arrivi un po’ di tutto quell’impegno e quella magia che questa storia si porta dietro.

A A A

Sto cercando di nuovo una casa o una camera a Milano. Lavoro in zona Isola quindi nel caso fosse possibile qualcosa lì vicino o facilmente raggiungibile. Se possibile, fate girare! Grazie!

Giuro che quando passo l'esame di terza media smetto di fare queste battute.

Intanto fate girare, però ❤️

DOVREMMO TUTTI APPRESTARCI A PORTARE I NOSTRI RINGRAZIAMENTI ALL'ORGANO SESSUALE MASCHILE

Questo post - non necessario ma purtroppo inevitabile - si dividerà in due parti: nella prima cercherò di mantenere una parvenza di urbanità e autocontrollo ma nella seconda temo che finirò coll'iscrivermi ai terroristi e andare full postal Pianetti.

Figlia piccola è stata una ginnasta agonista sia di ginnastica ritmica che di ginnastica artistica, poi avrebbe dovuto pure far parte dell'elite del corpo di ballo del Liceo Coreutico di Reggio Emilia.

In tutto questo si è sempre fermata per tempo.

E per tempo intendo prima che diventasse accettabile, per lei e per noi, IL SACRIFICIO TOTALE ATTRAVERSO SANGUE&SUDORE PER ARRIVARE A RISPLENDERE NEL FIRMAMENTO DIVINO.

Dovete smetterla di stupirvi se il padre/allenatore schiaffeggia in diretta la figlia che non è riuscita a vincere la gara.

Dovete piantarla di far finta di non saper distinguere tra passione e ossessione, tra scelta e costrizione, tra autodeterminazione e indottrinamento.

Dovete lasciar lì di gioire della leggiadria ma soprattutto della determinazione di una certa atleta quando la vedete vincere sulle altre e vi si racconta che ci è riuscita grazie alla forza di volontà e al sacrificio.

Per arrivare a quello di cui voi gioite c'è annullamento, abbandono, sofferenza fisica e, soprattutto, mentale, c'è umiliazione e coercizione, ci sono la perdita della spensieratezza e della libera scelta su cosa davvero desiderare e ottenere.

E soprattutto mi sono rotto il cazzo (sì, quello che qualcuno dovrebbe ringraziare come suggerito nel titolo) di vedere lo stupore davanti alla violenza di una coercizione che evidentemente nessuno capisce di star augurando alle persone giovani come unico metodo per eccellere ed essere migliore di tutti gli altri scansafatiche.

Studia perché poi così comandi invece di essere comandato.

Il sacrificio dà sempre i suoi frutti (di solito psicosi e psicofarmaci).

Mentre gli altri cazzeggiavano, lei aveva già in mente cosa sarebbe voluta diventare!

Cosa vuoi fare nella vita?

A X anni lui è già diventato Y!

Non perdere tempo!

NON PERDERE TEMPO!

Diocan quanto è durata poco la prima parte di questo post...

Quando sento la parola DISCIPLINA mi verrebbe da chiedere a chi l'ha pronunciata se si ricorda il desiderio del calore dell'abbraccio negatogli perché solo con un'amnesia selettiva posso spiegarmi la bavosa crudeltà tronfia e vendicativa con cui si vuole tormentare le persone giovani in nome della produttività, dell'utilità e dell'eccellenza.

Concludo il rant elencando le cose che certa gente si dovrebbe schiaffare su per il culo, senza lubrificante e ruotandole in diagonale:

L'ECCELLENZA ITALIANA

IL MEDAGLIERE ITALIANO

IL MADE IN ITALY

LA PATRIA

LE RADICI CRISTIANE

LA MERITOCRAZIA

LA SOVRANITA'

e per ribadire il concetto

IL SACRIFICIO

che è un concetto valido solo se si tratta del vostro cuore pulsante appena strappatovi dal petto offerto a qualche innominabile divinità lovecraftiana.

Grazie dell'ascolto e, ovviamente, tutto quanto detto esclusi i presenti.

P.S.

Ah, già... casomai mi si accusasse di sclero immotivato.

Faccio un reblog con una risposta collettiva a tutti quelli che nelle note e in privato mi hanno risposto con il leitmotiv 'La vita è fatta di sacrifici, nopain nogain'

Il mio è un pensiero, anzi, una filosofia controintuitiva, che non si basa sul meccanicismo causa-effetto del fai-quindi-ottieni ma che riguarda la percezione del singolo slegata da qualsiasi classificazione di merito e utilità.

Io, per esempio, non ho mai fatto nessun sacrificio, MAI, né per lo studio né per il lavoro né per la famiglia.

Qualcuno da fuori avrebbe potuto dire 'guarda come si impegna!' oppure 'guarda come sta faticando!' ma in realtà io tutto quello che ho fatto l'ho fatto 1) incidentalmente 2) con piacere.

Non sono mai voluto diventare quello che sono diventato, mi sono allontanato da qualsiasi ambiente ed esperienza che non rispettavano i miei canoni di giustizia, non mi sono mai fatto violenza per accettare qualcosa che non mi piacesse e, soprattutto, non ho mai pianificato nulla che non portasse benessere ed equilibrio per me e la mia famiglia nel qui e nell'ora. Le mie figlie hanno scelto per loro sulla base di quello che loro sentivano adatto a se stesse e, soprattutto, rifuggo l'idea del 'duro lavoro' per ottenere qualcosa.

Io agisco in equilibrio con me e con gli altri e poi quello che ottengo è commisurato a quanto io sia riuscito a mantenere tale equilibrio fra me e gli altri.

Per me non è sacrificio o impegno ma comprensione di sé in relazione all'altro. Se ci possono essere stati in passato dei momenti di 'sacrificio' prima di tutto non erano percepiti come tali quando io e mia moglie li facevamo e poi quasi mai avrebbero rispettato i canoni della società per essere riconosciuto come tali.

Per concludere, la disciplina non è imparare a resistere al dolore o alla fatica per diventare più forti e ottenere qualcosa di particolare ma riuscire a perdere per strada quel pezzo di te che oggi non ti permette di essere migliore della persona che eri ieri.

Forse non mi sono spiegato come avrei voluto ma vi posso assicurare che se me lo chiederete risponderò che per me dolore e fatica indicano una sola cosa: che stai soffrendo e che stai spendendo energie, molte volte, troppe volte mirando a un sogno raccontato da altri.

Se poi quello è veramente il tuo sogno, bravə... ma attenzione che là fuori è pieno di gente che lo prenderà ad esempio per tacciare qualcun'altro di fancazzismo e poca voglia di sacrificarsi nel perseguirlo.

Quindi, forgiate coltelli e lanciateli ma mai giudicherò la vostra conoscenza dell'acciaio o la precisione della vostra mira perché so che saprete sempre cogliere il cuore indegno e che la vostra lama sarà sempre lontana dal mio.

E ancora una volta tocca scomodare Seneca, il quale ci ricorda delle grande argomentazioni che ha la paura ma della nostra possibilità di scegliere comunque la speranza.