Questo post lo dedico a tutto quelle persone che, come me, soffrono di un disturbo alimentare, qualsiasi esso sia. Dedico questo post a tutti coloro che da anni combattono, combattono contro le calorie, contro lo specchio, contro un corpo che non riescono ad apprezzare, contro una malattia che si è insidiata perfidamente, sbaragliando ogni forma di spensieratezza. So perfettamente quanto sia difficile questo periodo per noi, noi che non riusciamo a concepire il cibo come una fonte di energia per il nostro corpo ma piuttosto come un nemico, un nemico contro il quale ogni battaglia sarà sempre persa, un nemico assieme al quale ci ritroviamo a convivere, in queste giornate, da mattina a sera. E la conosco quella tentazione di divorare ogni cosa, di afferrare une fetta di torta, ma poi una fetta non è più abbastanza e quindi un’altra e poi un’altra ancora, fino a che i sensi di colpa non prendono il sopravvento. Non sono facili per niente queste giornate, queste giornate così tremendamente monotone, queste giornate che ci portano a pensare al cibo, senza sosta, perché, talvolta, è l’unica cosa che ci sembra di riuscire a controllare e l’unica che, apparentemente, innescando dentro di noi un pensiero più o meno ossessivo, ci tiene in vita. Ed ecco di nuovo quella fissa maniacale che credevi di aver sconfitto ma che, in realtà, era semplicemente stata accantonata in un angolo, pronta a riappropriarsi della tua serenità, un “bentornato” va anche alle notti insonni, quelle notti che sembrano eterne quando hai un pensiero costante che ti logora dentro, al conteggio delle calorie, alle ricadute, ai fallimenti, agli innumerevoli passi indietro, al “ritorno alle origini”, che di positivo, questa frase inserita in questo contesto, non ha proprio nulla. Infine, un pensiero va anche a questo 15 marzo, una data dimenticata da molti in questo periodo così delicato, ma che certamente non è da sottovalutare. E quel fiocchetto lilla, emblema di una data per me molto importante, dovrebbe offrire speranza a tutti coloro che ancora stanno lottando perché, per quanto sembri impossibile vedere la luce in fondo al tunnel, questa è una battaglia che si può vincere.
touch my soul
Sensi di colpa per una fetta di pizza di troppo.
Disperazione seguita da angoscia per non aver rispettato il piano alimentare.
Rabbia mista a terrore dopo aver osservato quel numero sulla bilancia.
Paura di perdere da un momento all’altro quell’auto controllo che da sempre imponi a te stessa di mantenere.
Impotenza di fronte a quel gelato, a quel biscotto, a qualunque cosa che da sempre ti privi, ma che vorresti poter riassaporare.
Desiderio di riappropriarsi di quella spensieratezza che da anni non ti appartiene più.
Adrenalina incontrollabile che si prova quando si ha la situazione in mano, quando tutto va secondo i piani.
Timore inspiegabile di fronte alla possibilità di perdere tutto, di ritornare come un tempo, di riprendere i chili persi.
Pianti infiniti, nel cuore della notte, perché quel demone non dà tregua, non si assopisce nemmeno mentre dormi.
Agitazione che ti assale, come un tornado, quando vorresti urlare al mondo come ti senti, quello che provi, ma rimani immobile, ammutolita, perché, in fondo, nessuno potrebbe capire il tuo malessere.
Passerà, dicevano, e io cercavo con tutta me stessa di convincermene. Guarirò, ne uscirò una volta per tutte, ripetevo dentro di me.
Ma la verità è che non finirà mai questa guerra: ti ostinerai a volerlo combattere, quel mostro più grande di te, perché sei testarda e talvolta ti crederai invincibile, ma la verità, quella che non riesci proprio ad accettare, è che quel demone sarà sempre lì, pronto ad attaccarti nei tuoi punti più deboli, a prendersi il gioco della tua determinazione e a sbaragliarla nel giro di qualche secondo, sarà sempre lì, a colpirti dove fa più male.
- Charlotte Allen
Peso 47 kg e vorrei perderne almeno 5. Qualche consiglio?
Se scendi nel blog troverai alcuni consigli che ho dato ad alcune ragazze in passato, ad ogni modo, non so quanto tu sia alta e, di conseguenza, non so quanto possa assecondarti nella scelta di perdere 5 chili
Sono alta 1.73 quanto dovrei pesare?
Dipende da tanti fattori, ad ogni modo, per avere un’idea di quello che dovrebbe essere il tuo “peso ideale, in termini di salute si intende, puoi provare a fare il calcolo del bmi inserendo la tua altezza e il tuo peso attuale
Questo post lo dedico a tutto quelle persone che, come me, soffrono di un disturbo alimentare, qualsiasi esso sia. Dedico questo post a tutti coloro che da anni combattono, combattono contro le calorie, contro lo specchio, contro un corpo che non riescono ad apprezzare, contro una malattia che si è insidiata perfidamente, sbaragliando ogni forma di spensieratezza. So perfettamente quanto sia difficile questo periodo per noi, noi che non riusciamo a concepire il cibo come una fonte di energia per il nostro corpo ma piuttosto come un nemico, un nemico contro il quale ogni battaglia sarà sempre persa, un nemico assieme al quale ci ritroviamo a convivere, in queste giornate, da mattina a sera. E la conosco quella tentazione di divorare ogni cosa, di afferrare une fetta di torta, ma poi una fetta non è più abbastanza e quindi un’altra e poi un’altra ancora, fino a che i sensi di colpa non prendono il sopravvento. Non sono facili per niente queste giornate, queste giornate così tremendamente monotone, queste giornate che ci portano a pensare al cibo, senza sosta, perché, talvolta, è l’unica cosa che ci sembra di riuscire a controllare e l’unica che, apparentemente, innescando dentro di noi un pensiero più o meno ossessivo, ci tiene in vita. Ed ecco di nuovo quella fissa maniacale che credevi di aver sconfitto ma che, in realtà, era semplicemente stata accantonata in un angolo, pronta a riappropriarsi della tua serenità, un “bentornato” va anche alle notti insonni, quelle notti che sembrano eterne quando hai un pensiero costante che ti logora dentro, al conteggio delle calorie, alle ricadute, ai fallimenti, agli innumerevoli passi indietro, al “ritorno alle origini”, che di positivo, questa frase inserita in questo contesto, non ha proprio nulla. Infine, un pensiero va anche a questo 15 marzo, una data dimenticata da molti in questo periodo così delicato, ma che certamente non è da sottovalutare. E quel fiocchetto lilla, emblema di una data per me molto importante, dovrebbe offrire speranza a tutti coloro che ancora stanno lottando perché, per quanto sembri impossibile vedere la luce in fondo al tunnel, questa è una battaglia che si può vincere.
Innamoratevi delle persone belle, quelle che non vi rendono elemosinatori di attenzioni e gesti d'amore. Quelle che meritano ogni singolo grammo del vostro cuore, quelle che riescono a farvi scoppiare il cuore anche con un abbraccio o un gesto inaspettato.
“E tu non c'eri, quando lo zaino colmo di libri che avevo sulle mie spalle, pesava meno dei miei problemi.”
— Mr. Rain; Grazie a me
“Se quando ami non fai cose da pazzi allora non sei normale.”
— Gio Evan
Scegliere a chi raccontarsi è la più bella forma di selezione.
“Si smette di tenere ad una persona il giorno in cui non si sente più la necessità di metterla al corrente di quanto accaduto durante la giornata.”
— (via eleonoratisi)
-Gio Evan
Marco Polani.