- Playground della Guastalla -

20-10-2019 - Ore 16:00

Tornare sul luogo del delitto dopo anni.

Il campetto della Guastalla rimane per posizione, panorama e ambiente circostante senza dubbio il mio preferito in assoluto di tutta Milano.

Sono passati quattro anni dall'ultima volta che sono venuto a scattare qui delle foto.

Mi è capitato innumerevoli volte di venirci a giocare, spesso mi capita di deviare il mio percorso abituale verso il centro per poter anche solo vedere se c'è qualcuno che tira a canestro. Mio figlio è nato nell'edificio accanto a questi due campi.

Recentemente sono venuti a trovarmi dei miei cari amici e alla richiesta "portaci a vedere qualcosa di bello e caratteristico" li ho condotti fiero sulla collina della Guastalla.

Sono rimasti senza parole.

La Torre Velasca continua a vegliare su questi due campi, il verde ormai ha preso possesso delle gabbie che chiudono il lato est e recentemente i fondi dei due campi sono stati rinnovati.

I ferri continuano a essere più bassi di almeno cinque-sei centimetri ma la cosa non sembra impensierire troppo i giocatori che anche in pieno autunno popolano i due rettangoli di gioco.

Luca

- Playground Parco Sempione -

20-10-2019 - Ore 15:00

Decido di tornare a Parco Sempione dopo un bel pò di tempo per fare qualche foto al campo nuovo che Under Armour ha deciso di rifare completamente.

Il giallo delle piante che popolano l'enorme parco di Milano è il colore predominante, la cornice è stupenda.

Non è estate, non fa caldo, soprattutto su quel campo non c'è la fila per giocare. Non oggi.

Ci sono due ragazzini che giocano.

Scatto un po', anche a loro.

A un certo punto arriva la palla.

Non resisto e in piumino e zaino chiedo se posso fare un tiro.

Loro mi guardano, sono tutto bardato e ridono.

Solo rete.

Luca

- Playground Viale Lazio -

19-10-2019 - Ore 14:00

A metà Ottobre a Milano fa ancora caldo.

Il termometro scollina i venti gradi alle due del pomeriggio, il campo è dominato da un giovane che tira da solo.

Le foglie gialle coprono gran parte del fondo rosso carminio, la palla entra spesso in questi ferri nuovi cambiati solamente un paio di anni fa.

La divisa dice Giannis, il cognome è noto a tutti.

La madre è seduta fuori dalla gabbia, ammira il bambino giocare.

Lui continua a tirare, è instancabile, sorride, quel canestro è l'unica cosa che conta.

Luca

- Playground Giardino Capponi -

24-10-2018 - Ore 15:30

Probabilmente uno dei campi qui a Milano con il “contorno” più bello che possiate ammirare: il sole autunnale aiuta, la zona residenziale tranquilla nei suoi edifici alti e le foglie rosse e gialle incastrate nella gabbia che delimita il campo dal resto del parco sono solo alcuni dettagli che esaltano la bellezza di questo rettangolo di gioco.

Le linee sono parecchio sbiadite, il campo è stretto ma ci si può giocare tranquillamente 3vs3, dimenticandosi di essere in centro città in mezzo al caos quotidiano del traffico, godendosi un po’ di tranquillità.

I tabelloni, oltre ad essere ad altezza regolamentare, sono popolati da graffiti e i due ferri, di un bel arancione acceso, sembrano nuovi e soprattutto stabili.

Luca

- Playground Via Cermenate -

24-10-2018 - Ore 14:30

In questo campo il "Concrete" è quello vero: cemento non lavorato, granuloso, grezzo.

Nemmeno l’ombra di una linea per terra, il campetto si trova in un parco a cavallo tra due vie: la più grande è viale Giovanni da Cermenate: trafficatissima, sovraffollata, veramente enorme.

Ma la vera perla, l’elefante nella stanza di questo posto, è questo castello dall’aria terribilmente finta contenente delle giostre che da il giusto tocco kitsch all’ambiente.

Dietro ai canestri, dove i ferri sono sensibilmente più bassi di quelli regolari, sono state messe due reti per evitare che la palla finisca in mezzo alla strada e probabilmente che qualcuno finisca sotto a una macchina. Un campetto a misura d’uomo, raccolto, perfetto per il 3vs3 se non avete paura di sbrucciarvi le ginocchia in caso di caduta o se mai doveste riuscire a levare gli occhi da quel castello.

Luca

- Playground Naviglio Pavese -

02-12-16 - Ore 13:30

Uscendo da Milano, lungo il Naviglio Pavese ad un tratto spunta un parco contornato da una lunga file di cipressi altissimi. All'interno di questo parco il campo.

Oddio, campo, dei quadroni di cemento una accanto all'altra con due canestri buttati letteralmente dentro a caso si può definire campo?

Linee totalmente assenti, ferri storti -i ferri sono veramente terribili dopo una prima analisi-, almeno ci sono le retine.

Diciamo che la manutenzione del campo credo non sia tra le priorità del parco.

Luca

- Playground Chiesa Rossa -

02-12-16 - Ore 13:00

Nel "Parco delle Cascine di Chiesa Rossa" improvvisamente un campetto.

Improvvisamente perché non ero a conoscenza della sua esistenza.

Ed è un campetto meraviglioso.

Nonostante le linee da tre tagliate e il fatto che sia piuttosto stretto rispetto ad un campo normale.

Ma ci sono luci per la sera e telecamere, le linee del campo si vedono benone, le retine sono nuovissime e gli alberi contornano perfettamente la zona per giocare.

Il parco poi è tenuto divinamente ed è da vedere assolutamente. C'è la chiesa rossa, un’antica testimonianza della presenza proto-cristiana in città, il parco, un centro culturale pubblico e l’acqua del Naviglio che vi scorre poco lontano.

Luca

- Playground via Milesi -

Nella zona Ovest di Milano i campetti tendono ad assomigliarsi tutti. 

I ferri, il tono del rosso del fondo e spesso le misure quasi casuali delle linee. Qui siamo di fianco ad una stazione dei Carabinieri, con a fianco una strada senza alcuna barriera tra il campo e le auto. Occhio ai palloni, e all'aria che si respira. 

In realtà questo campetto ha due facce. Da una parte, come detto, asfalto, auto e Carabinieri. Dall'altra verde, ombra piante ed una panchina. Altra luogo straniante, quasi bizzarro.

Frens

- Playground via Milesi -

14-05-15 - Ore 13:00

Per arrivare qua ho attraversato tutto il parco delle Cave per ripiombare di colpo nel traffico milanese. Il traffico quello vero: stradone a due corsie con una tonnellata di auto che fanno un casino assurdo. E pensare che solamente dieci secondi prima ero nel verde più totale, con anatre, stagni e percorsi vita per gente che deve calare la pancia.

Questo campo sorge all’estremo sud del parco delle Cave: è un bel ritaglio di terra di fronte a una stazione dei Carabinieri. Grossi alberi invadono con le loro folte chiome la zona sopra il ferro, paradossalmente l’effetto creato, oltre ad essere piuttosto gradevole, crea una perfetta zona d’ombra.

I ferri, con retine penzolanti, sembrano stabili, nonostante l’evidente usura.

La sensazione di intimità trasmessa da questo angolo di cemento è molto piacevolo e va di certo annoverata tra le note positive del posto. Da aggiungere il bel fondo bordeaux e le perfette linee bianche.

Luca

Sidney: Hey hey man, what's the score? Yo! Chump! I'm talking to you! I'm talking to the fucking air.

Billy: My name ain't chump, it's Billy Hoyle.

Sidney: Billy Hoyle. BILLY HOYLE. Billy Hoyle. Okay Billy... can you count to ten, Billy?

Billy: Yeah.

Sidney: Good. What's the score... Billy?

Billy: I don't know.

Sidney: Then you're a chump!

Billy: I may be a chump, I just said that wasn't my name.

- Playground via Paone -

14-05-15 - Ore 12:30

Percorro 500 metri a piedi e per l'ennesima volta Milano mi ricorda quanto sia eterogenea.

Il campo di via Paone in linea d'aria rispetto al Parco delle Cave sta realmente a un tiro di schioppo, eppure sembra di essere piombato nei Projects newyorkesi.

Un campo con graffiti dentro l'area di metà campo, il fondo sporco, rosso carminio. Tutto intorno palazzoni enormi, tutti uguali. Dodici piani di cemento armato, a perdita d'occhio.

Le strade sono deserte, c'è lo spazio necessario per la scuola guida dei pullman di linea e anche qui il silenzio è straniante.

Luca

- Playground parco delle Cave -

Il Parco delle Cave si trova nella zona occidentale della città, nel quartiere di Baggio.

Il suo nome proviene dall'origine di quella zona, una vera e propria cava di ghiaia e sabbia denominata Cabassi, bonificata verso la fine degli anni '70.

Il campetto, insieme al parco vero e proprio, è di recente realizzazione. La sua caratteristica principale è che in realtà sono due campi gemelli.

Del tutto simili, si differenziano quasi solo per il colore dei ferri. Arancioni in uno, grigi nell'altro.

La vegetazione si fa strada nelle crepe dei campi, che sono in asfalto e non in cemento. Cadere qui fa male, tanto.

Linee bianche quasi invisibili, ma giocare qui non è male.

Tutt'intorno vegetazione, pace e laghi artificiali.

Siamo a Milano, ma non sembra.

Frens

- Playground parco delle cave -

14-05-15 - Ore 12:00

Sarà il caldo, o il fatto che più mi sposto verso ovest più Milano come molti la conoscono scompare, ma mi sembra di essere tornato a casa. A Cremona.

Un sacco di verde, tranquillità e soprattutto silenzio. Il silenzio a Milano è un lusso raro e quando arrivo in questo campo la sensazione è straniante.

Ci sono due campi. disposti in fila indiana sul lato corto e l'impatto visivo è assurdo: cemento grigio, con l'erba che si insinua nelle crepe come fossero ferite di guerra.

Linee bianche disegnate a mano libera e due ferri grezzi ma regolari.

Tutto intorno alberi, un signore che si bea al sole, uno stagno e un ragazzo che tira da solo.

E il silenzio.

Luca

- Playground parco del Fanciullo -

Il Parco del Fanciullo si trova in una zona residenziale di Milano che mi è totalmente estranea. Quarto Cagnino, per l'esattezza.

L'Ovest Milanese, nella zona di San Siro, è però una continua sorpresa. Letteralmente costellato di campi.

Questo in particolare vive di calma e di luce.

Lo spazio intorno al campo è ampio, con respiro.

Le strade sono lontane e c'è silenzio, pace.

Le strutture sono grigie, ma recenti e in buono stato, eccezion fatta per il cemento, che sembra un astratto in cemento rosso.

Le misure, però, sono perfette e su questo campo si gioca bene, davvero.

Una (piacevole) sorpresa.

Frens

- Playground parco del Fanciullo -

14-05-15 - Ore 11:30

A dispetto della zona, estremo ovest milanese prima di San Siro con tonnellate di case e palazzoni ammassati uno sopra l'altro, il parco del Fanciullo è un bel ritaglio verde, dove la tranquillità regna sovrana.

I canestri sono nuovi, forniti di reti e ferri in buono stato, ma è la superficie del campo la vera protagonista: quadroni di cemento grezzo dai colori rossi e grigi, linee bianche che contrastano il fondo e rattoppi che paiono cicatrici.

Ci si potrebbe soffermare una mezza giornata sul manto, che tuttavia è più che accettabile per giocarci, e sbriciolarsi le ginocchia.

Luca

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