Anche gli scemi e i perfidi devono riconoscere in cuor loro che di Berlusconi si era detto, sceneggiando il racconto del Caimano: sarà condannato e metterà l’Italia a ferro e fuoco. (… Invece) La democrazia non fu mai in pericolo, non c’erano Caimani con mascelle di ferro pronti ad azzannare le istituzioni e la libertà. E il fatto, che riguarda quasi tutti i giornalisti italiani, gli scrittori imbelli dell’Italia che piace, i cazzoni di Raitre e altri ridicoli calunniatori, è ormai così pacifico che a negarlo si mostra, appunto, un accanimento diventato fissazione e alla fine degenerato in grave malattia.
Sappiamo in verità che Berlusconi si è dimesso responsabilmente, se non liberamente o spontaneamente, ha avallato l’esperimento Monti, ha rieletto Napolitano dopo le elezioni, ha appoggiato perfino un Enrico Letta, una specie di vendicativo e ingrugnito Prodi senza il minimo charme e senza alcuna competenza politica, per dare stabilità al paese in cui giravano liberi i cani feroci che lo azzannavano, e alla fine ha compiuto e sta compiendo atti politici che fanno scoppiare il cuore e il cervello dei nemici della democrazia italiana, quelli veri, tosti, inorgogliti, incarogniti.
Grande Elefante, contro quelli che pensano sempre e solo alla guerra per bande. Del resto così son stati cresciuti, piccoli hamas che incrociano regolarmente l’IDF … http://www.ilfoglio.it/articoli/v/119730/rubriche/berlusconi-e-i-veri-caimani-che-un-dio-ha-accecato-fino-al-ridicolo.htm (via abr)
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